Due cittadini nigeriani, fratello e sorella, sono stati condannati in primo grado a 20 e 9 anni di reclusione per aver sottoposto una connazionale a tratta e sfruttamento sessuale.
A seguito della condanna, sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria.
La vittima, arrivata in Italia con il sogno di studiare, è stata ingannata e portata a Castel Volturno dove è stata segregata, violentata e costretta a prostituirsi per due anni. I suoi aguzzini le avevano imposto un debito di 35.000 euro, minacciandola con riti tribali e abusi.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Reggio Calabria, hanno evidenziato un quadro inquietante di tratta di persone, con l’utilizzo di violenza e intimidazioni psicologiche per costringere la vittima a sottomettersi.
L’arresto dei due responsabili è avvenuto dopo un’intensa attività investigativa, che ha permesso di ricostruire le loro abitudini e localizzarli a Castel Volturno..
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