Dovranno comparire dinanzi al Gup, del Tribunale di Benevento, Loredana Camerlengo il prossimo 20 novembre.
E’ questo l’esito dell’avviso di fissazione di udienza preliminare a seguito di richiesta di rinvio a giudizio del PM Dottssa Di Lauto per i tre ragazzi (di Telese Terme, di Castelvenere e di Solopaca) coinvolti nella vicenda concernente la rapina avvenuta ai danni di una commerciante lo scorso 6 febbraio.
I tre imputati erano indagati dei reati di rapina aggravata, lesioni, in concorso ed erano stati sentiti lo scorso 18 aprile dal GIP del Tribunale di Benevento Vincenzo Landolfi e in quella sede raccontarono la loro versione dei fatti.
Poi il GIP revocò il provvedimento cautelare emesso dal suo ufficio in data 12 aprile solo per il 18enne di Telese Terme (Il ragazzo, era già stato autorizzato a poter raggiungere l’istituto scolastico in Cerreto Sannita, negli orari ivi stabiliti) in totale accoglimento delle richieste del suo difensore.
L’avvocato Massimo Viscusi aveva infatti palesato le motivazioni per le quali potevano venir meno le “esigenze cautelari”, confermando l’obbligo di dimora per gli altri due ragazzi di Castelvenere e Solopaca.
I tre 20enni, tutti residenti in Valle Telesina, erano stati denunciati dai carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita e della Stazione di Telese Terme, a conclusione dell’attività d’indagine, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di quanto accaduto a Telese Terme il 6 febbraio scorso ai danni di una 64enne commerciante del posto.
Le indagini erano state avviate a seguito della richiesta di intervento della vittima che, nella tarda serata di martedì scorso, era stata rapinata della propria borsa e, nell’opporre resistenza al malvivente, era caduta rovinosamente a terra.
Per le lesioni riportate, era stata soccorsa e trasportata presso l’ospedale Fatebenefratelli di Benevento ed, in seguito, sottoposta ad intervento chirurgico.
La vittima, nella denuncia resa alla Polizia Giudiziaria nei giorni seguenti, aveva precisato che nella borsa erano custoditi una piccola somma di denaro, i documenti personali e dei monili in oro della sua famiglia che aveva preferito portarsi al seguito per non lasciarli in casa.
Le attività info-investigative, supportate dalle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza privata acquisite nei giorni immediatamente successivi all’evento delittuoso, hanno consentito di acquisire elementi di reità a carico dei tre.
Inoltre, a seguito di perquisizioni domiciliari eseguite nei confronti dei 20enni, è stata recuperata l’intera refurtiva costituita dalla borsa scippata, di tutti gli oggetti in oro oltre che dei documenti personali, il tutto restituito all’avente diritto.
I tre imputati sono difesi dagli avvocati Massimo Viscusi, Scetta e Sagnella.
La parte offesa è assistita dall’avvocato Antonio Leone
Articolo pubblicato il giorno 27 Agosto 2024 - 12:19