Un approccio combinato di trattamenti per “uccidere” una massa tumorale non rimuovibile chirurgicamente.
Il delicato intervento รจ stato eseguito su un 76enne di Avellino con una neoplasia epatica non operabile da Paolo Sorrentino, direttore dell’Unitร operativa di Medicina generale a indirizzo Epatologico dell’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati, e dalla sua รฉquipe, in collaborazione con i radiologi interventisti coordinati da Giulio Lombardi.
Nella sala ibrida angiografica della Cittร ospedaliera si รจ provveduto ad arrestare il flusso dell’arteria del fegato. Quindi, attraverso una ablazione con microonde e successiva chemioembolizzazione dell’ampia lesione (circa 10 centimetri) si รจ ottenuta la necrosi del tumore.
“L’approccio interventistico combinato con blocco di flusso arterioso mediante microcatetere a palloncino, ablazione con microonde e chemioembolizzazione – spiega Sorrentino – ha consentito di intervenire in maggiore sicurezza ed efficacia su una massa non operabile con un risultato soddisfacente.
La tecnica utilizzata riduce il rischio di recidiva e di diffusione, aumenta la possibilitร di ottenere una completa necrosi tumorale e incrementa la sopravvivenza media. Questo approccio, eseguito per la prima volta ad Avellino e poche volte in Campania, offre pertanto al paziente un maggiore controllo della malattia e un miglioramento della prognosi”.
Il 76enne รจ in buone condizioni e dopo l’intervento alla Cittร ospedaliera รจ stato trasferito nel reparto di Medicina a indirizzo epatologico nel presidio ospedaliero aziendale Agostino Landolfi di Solofra.
Dopo il breve periodo di degenza, il paziente continuerร il suo percorso di cura, giร programmato dal Gom (Gruppo oncologico multidisciplinare) dell’Epatocarcinoma dell’Azienda Moscati nel quale รจ stato inserito dall’oncologo Cesare Gridelli, direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia, con possibilitร di accesso ai piรน innovativi trattamenti di Immunoterapia.
Articolo pubblicato il giorno 2 Agosto 2024 - 16:21