Raggiungono quota 171 i casi umani confermati di West Nile virus in Italia dopo che negli ultimi 7 giorni monitorati – dal 15 al 21 agosto – sono state registrate 72 nuove infezioni. E i morti salgono a 6 (erano 4 nella precedente rilevazione).
Sono i dati principali del bollettino di sorveglianza integrata West Nile e Usutu virus, diffuso oggi dall’Istituto superiore di sanità.
Sul totale dei casi, 101 pazienti hanno sviluppato la forma neuro-invasiva, più grave, della malattia (63 di questi si concentrano in Emilia Romagna e 23 in Veneto); 21 sono casi asintomatici identificati in donatori di sangue e 49 sono casi di febbre (33 concentrati in Veneto, 12 Emilia-Romagna).
La maggior parte delle forme neuroinvasive si concentra nella fascia d’età sopra i 75 anni (58 casi), mentre sono 18 quelle registrate rispettivamente sia fra i 45-64enni che tra i 65-74enni, alle quali si aggiungono 4 casi nella fascia 15-44 anni. I decessi sono stati registrati in Piemonte (1), Veneto (2), Fiuli-Venezia Giulia (1), Emilia Romagna (2).
Il primo caso umano autoctono della stagione era stato segnalato dall’Emilia Romagna il 26 giugno nella provincia di Modena. Nello stesso periodo è stato segnalato anche un caso di Usutu virus in provincia di Modena.
La sorveglianza veterinaria attuata su cavalli, zanzare, uccelli stanziali e selvatici, ha confermato la circolazione del virus West Nile in Abruzzo, Campania, Toscana, Puglia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche e Lombardia, riporta l’Iss.
Le analisi molecolari hanno confermato la circolazione del Wnv Lineage 1 e 2. Quanto alla distribuzione geografica “sono in corso di conferma positività in provincia di Gorizia, Como e Alessandria – si legge nel bollettino – Salgono a 35 le province con dimostrata circolazione del virus appartenenti a 11 Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria e Sardegna).
Articolo pubblicato il giorno 22 Agosto 2024 - 21:35