Il prefetto di Napoli ha emesso altre nove interdittive antimafia nei confronti di altrettante imprese dell’area metropolitana, intensificando gli sforzi per prevenire e contrastare l’infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia legale. Inoltre, sono stati disposti due nuovi accessi ispettivi ai cantieri, aggiungendosi ai sedici precedenti.
La normativa antimafia fornisce al prefetto strumenti operativi per contrastare le infiltrazioni criminali, tra cui l’emissione di provvedimenti ostativi nei confronti di società ritenute a rischio e la realizzazione di ispezioni presso i cantieri di opere pubbliche, con particolare attenzione alle cosiddette grandi opere.
Le nove interdittive antimafia hanno colpito imprese operanti in vari settori: una nel settore delle onoranze funebri con sede a Torre Annunziata; sei nel settore edilizio/immobiliare, di cui cinque con sede a Nola e una a San Vitaliano; una nel settore della consulenza aziendale, con sede a Nola; una nel settore del commercio di pneumatici, con sede a Nola.
Gli ulteriori due accessi ispettivi sono stati condotti nel territorio della città metropolitana, sotto la supervisione dell’autorità prefettizia. Queste attività sono svolte dal Gruppo Interforze, composto da referenti delle forze dell’ordine, dell’Ispettorato del Lavoro e del Provveditorato alle Opere Pubbliche, coordinati dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA). Il Gruppo si reca sui luoghi dove i cantieri sono attivi per eseguire controlli approfonditi sulle società operanti, il personale impiegato, i mezzi utilizzati e la documentazione amministrativa.
“La Prefettura di Napoli, tramite il Gruppo Interforze, sta svolgendo un prezioso e complesso lavoro di osservazione, acquisizione e analisi dei dati rilevati”, si legge nella nota della Prefettura. Questa azione incisiva rappresenta un passo importante nella lotta contro la criminalità organizzata, garantendo che l’economia legale rimanga libera da influenze mafiose.
Articolo pubblicato il giorno 1 Agosto 2024 - 16:56