Geolier conquista anche il pubblico de “La notte della Taranta” a Melpignano: bandiere del Napoli e magliette azzurre lo hanno reso ancora più felice.
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E’ stato accolto da un’ovazione incredibile del pubblico. Un gran numero di fan del rapper era arrivato da Napoli con decine e decine di pullman nella cittadina salentina per seguirne l’esibizione e conquistato tutta la parte immediatamente antistante il palco.
“E’ bellissimo, grazie guaglio’..”, ha detto Geolier, per poi eseguire – accompagnato dall’Orchestra Popolare della Notte della Taranta – una versione piu’ movimentata il suo brano sanremese “I p’ me, tu p’ te”, accompagnato dal coro di diverse migliaia di fan. “Questa versione e’ chiu’ bell…”, ha commentato al termine il rapper.
Il Concertone di Melpignano si è confermato un evento di portata nazionale, ma quest’anno ha suscitato qualche perplessità tra i puristi della pizzica.
La direzione artistica di Shablo, puntando su contaminazioni e sonorità contemporanee, ha offerto uno spettacolo che, pur affascinante, ha allontanato la manifestazione dalle sue radici più autentiche.
L’orchestra, con un’entrée di archi e piano, ha proposto arrangiamenti raffinati ma meno trascinanti del solito. La scaletta, ricca di brani inediti e rivisitazioni, ha mostrato un tentativo di conciliare la tradizione con le nuove tendenze musicali, ma il risultato è stato una sorta di “pizzica addomesticata”, meno spontanea e più pensata.
Gli ospiti, da Angelina Mango a Geolier, hanno portato la loro personalità sul palco, ma la loro presenza ha spesso oscurato la musica tradizionale.
La Mango, in particolare, ha offerto un’interpretazione intensa e coinvolgente, mentre Georlier e Ste hanno proposto un mix di generi che ha conquistato il pubblico.
Il corpo di ballo, con la sua energia e la sua maestria, ha rappresentato uno dei punti più alti dello spettacolo, ma anche qui la contaminazione con altre discipline ha allontanato lo spettacolo dalla sua essenza più pura.
In conclusione, la Notte della Taranta 2024 è stata un evento complesso e articolato, che ha mostrato la volontà di rinnovarsi e di aprirsi a nuove frontiere. Tuttavia, questa apertura ha comportato una perdita di identità, che ha lasciato insoddisfatti molti appassionati della musica popolare salentina.
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