Qualiano. “Troppi giudici spietati in questi giorni, troppe sentenze da chiunque.Tutti avvocati, pubblici ministeri che hanno sparato le loro sentenze e anche tanta cattiveria.Io penso invece che in questo momento l’unica cosa da fare è pregare per Michelle, perché la sua vita continui a fiorire come oggi fioriscono questi fiori, affinché possa realizzare i suoi desideri, come quelli di ogni bambino”.
Lo ha detto Don Francesco Martino, parroco della chiesa della santissima Immacolta di Qualiano dove si sono svolti i funerali della piccola Michelle Volpe, la bimba di 8 anni morta domenica mattina in in incidente stradale mentre era in auto con mamma, sorella e compagno della mamma.
Il parroco ha poi proseguito: “Nella nostra vita abbiamo imparato tante parole come quelle che Michelle ha imparato a scuola con le sue maestre.Abbiamo una parola per ogni situazione.
Quando muore un nostro genitore diventiamo orfani, quando muore un nostro partner diventiamo vedovi, ma quando muore un figlio non c’è una parola per poterlo indicare, perché è qualcosa che non può nemmeno essere detto”.
E infine riferendosi alla tragedia: “nessuno esce di casa dicendo ‘voglio fare un incidente’, purtroppo sono cose che possono capitare”.
Alla cerimonia presenti anche la mamma Anna Boscaglia di 37 anni, indagata a piede libero per omicidio stradale e la sorella di 16 anni che portava i segni dell’incidente con cerotti sulla faccia.
All’uscita dalla chiesa il feretro è stato accompagnato dal volo di palloncini bianchi e il corteo si è diretto fino alla scuola della piccola con tanti bambini e adulti che hanno indossato t-shirt con su scritto “ora sarai il nostro angelo”.Intanto sui social il sindaco Raffaele De Leonardis
ha espresso la sua vicinanza alla famiglia: “Un pensiero colmo di profondo dolore e sgomento per la tragica scomparsa della piccola Michelle.La bimba viveva a Qualiano.
Un evento così drammatico lascia senza parole ed è difficile da accettare.Le circostanze in cui è avvenuta questa tragedia rendono ancora più straziante l’addio a questa giovane vita spezzata”.
Mentre proseguono ancora le indagini per determinare cosa ha causato l’incidente mortale con il capovolgimento della Smart in cui erano stipate 4 persone resta in carcere per omicidio stradale Francesco D’Alterio, 47 anni, compagno della mamma di Michelle, che era alla guida senza patente né assicurazione.
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