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L’autore lucano Dino De Angelis anche a Castellammare con “Cuore di tenebra” di Joseph Conrad

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Reduce dal successo riscosso lo scorso 14 luglio – presso la suggestiva location del Castello di Lettere – il narratore lucano Dino De Angelis, con la sua ultima rappresentazione, “Cuore di tenebra”, tratta dall’omonimo libro di Joseph Conrad, ritorna in terra campana il prossimo 28 agosto, esibendosi con questo stesso spettacolo presso il Sunset bar di Castellammare di Stabia.

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Un territorio, quello stabiese, che lo accoglie sempre con entusiasmo, avendone apprezzato il talento in precedenti spettacoli.
Con “Cuore di tenebra” il De Angelis propone un mix tra il libro di Conrad e l’adattamento cinematografico di Francis Ford Coppola.

Tale progetto sperimentale sta peraltro riscuotendo un significativo consenso di pubblico, particolarmente attratto dalla raffinata qualità comunicativa ed interpretativa dell’autore.

Quella del De Angelis non è una semplice esposizione narrata del racconto oggetto del romanzo, ma una perfetta immedesimazione nel protagonista Charles Marlow, che è a capo di una spedizione nel cuore dell’Africa.

Un viaggio che rivela l’atrocità del colonialismo bianco e che offre spunti di riflessione tali da documentare verbalmente – e con l’ausilio di peculiari immagini – la discesa nell’abisso della psiche.

L’avventura in mare, lo scontro con la natura ed i conflitti dell’animo umano vengono percepiti dallo spettatore in una dimensione teatrale ben costruita, con il sottofondo di suoni misteriosi che riportano alla mente la sofferenza degli indigeni.

L’autore, e regista dello spettacolo, offre la sua interpretazione ad entrambe le voci narranti che costituiscono la struttura del racconto. In quella nave da diporto sulla foce del Tamigi – la Nellie – da cui tutto ha inizio, ci sono 5 amici che attendono la giusta marea per cominciare una crociera, ma la luce del sole che tramonta sul fiume lascia spazio alle tenebre, quelle che rivelano il cuore insensibile ed avido dei bianchi, rei di crimini gravissimi.

Intonazione, pause dal silenzio imperante, gestualità, tutto quanto viene espresso dall’autore sulla scena riflette fedelmente la sacralità del racconto, soprattuto nel dialogo di Marlow con il misterioso Kurtz ormai malato, ma che nel tempo ha fatto incetta di avorio procurando ingenti guadagni ai trafficanti di questo prezioso materiale.

Kurtz ha conosciuto l’orrore, quello che sussurrando al suo cuore vuoto si trasforma in urlo, quale vero e proprio riscatto della natura.

Le musiche, che arricchiscono di sostanza e contenuto la scena, sono affidate al noto artista stabiese Salvatore Torregrossa, che ha reputato stimolante ed oltremodo affascinante adattare la propria fisarmonica ad uno spettacolo multimediale così ben realizzato ed oltretutto vicino alla realtà dei contastorie.

Il sodalizio artistico tra i due si è rivelato infatti vincente, rappresentando l’ottima premessa di una loro consolidata collaborazione.

All’armoniosa e coinvolgente voce dell’attrice lucana Tonia Bruno, è invece affidato il significativo ruolo della fidanzata di Kurtz, a cui Marlow deve rendere un’ importante verità. La toccante atmosfera che regna in questo emozionante finale, accompagnato dal potere di quella verità, celebra degnamente l’imponente valore dell’opera artistica nel suo complesso.

La cornice scelta per dare vita a questo spettacolo stabiese – il Sunset Bar di via Giuseppe Bonito – con il mare quale sfondo e le luci della sera che lo fanno brillare – è dunque la scenografia idonea a sublimare il talento degli artisti presenti, ma anche a rendere ancor più stimolante la partecipazione alla preannunciata serata.

 




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