Il ‘Diez’ non si tocca. E soprattutto la sua ‘iconografia’ non può essere in nessun modo offesa dall’ignoranza.
Tantomeno se la scelta nasconde motivazioni politiche. In Argentina è montata la polemica dopo la clamorosa gaffe di Manuel Adorni, portavoce del presidente argentino Javier Milei, che nel corso di una cerimonia in cui si rendeva omaggio ai “grandi mancini che hanno contribuito alla grandezza dell’Argentina”.
non ha fatto alcun cenno a Maradona, che non ha mai nascosto, nel corso della sua iconica e travagliata esistenza, simpatie di sinistra.
Alla domanda dei cronisti sul motivo della assenza del campione argentino nella celebre lista dei geni mancini (citati stelle, nel campo dello sport, come Messi, Di María, Ginóbili, “Maravilla” Martínez e Vilas) ha così risposto in tono ironico: “Chi? Oh, era mancino? Ah, sì, era mancino”.
Molti argentini hanno letto quelle parole come ‘sacrileghe’ dettate anche dalla situazione politica del momento. Se fosse stata una dimenticanza sarebbe probabilmente finita lì ma gli stessi giornali argentini hanno fatto notare che aver trascurato Maradona è stata una scelta voluta, visto che ‘El Diez’ spesso immortalatao con leader di sinistra (in primis Fidel Castro) è quanto di più distante dalla destra di Milei che lo scorso anno, sostenuto dalla coalizione La Libertad Avanza, sconfisse alle presidenziali il candidato peronista Sergio Massa.
Preso atto della ‘gaffe’, in pochissimo tempo si è abbattuta su Adorni e indirettamente su Milei, una pioggia di critiche.
La figlia del ‘Pibe de Oro’, Dalma Maradona, si è riferita senza filtri al portavoce presidenziale, paragonandolo a un “muppet”: “Adorni è una persona che ripete quello che ha da dire, non ha pensieri propri, perché è il portavoce di qualcuno. E per di più fa un gaffe mal recitata”.
Ne ha parlato anche Gianinna, altra delle figlie del Diez. Sul suo account Instagram ha caricato una foto di Adorni e ha concluso con una frase molto ‘maradoniana’: “Gli stronzi sono come le formiche, sono ovunque”.
Osvaldo Ardiles, campione del mondo con l’Argentina al Mundial del 1978, si è unito all’accanita difesa di Maradona: “Non sapevo che Adorni adesso sia comico”, ha detto l’ex centrocampista dell’Huracán e del Tottenham Hotspur, tra le altre squadre, sul social X.
“Caro ragazzo, quando questo imbroglione arrogante e presuntuoso ha dato agli argentini (e al mondo) un millesimo di quello che hai dato tu, poi potrò pronunciare il tuo nome. Dopo aver lavato bene la bocca in precedenza. A pensarci bene, è molto meglio che non ti abbia nominato…”.
A rincarare la dose anche un altro campione del mondo come Héctor Enrique che, nel diffondere un video di Messico ’86 ha etichettato Adorni ‘il campione del mondo degli idioti’: “Grazie a Dio non hai nominato il più grande di tutti”.
Maradona, un genio, indubbiamente un eroe, di sicuro un esteta da quando è deceduto poco meno di quattro anni fa è sempre diventato un fenomeno sociale, culturale e politico.
Il grimaldello che lo ha reso mito è stato proprio il suo piede sinistro. E non saperlo, o quantomeno dimenticarlo volutamente per l’Argentina, di qualsiasi colore politico, viene letto come un affronto alla sua onnipotenza.
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