Promossa dal Comune di Baronissi, dal Museo-FRaC e dalla Fondazione Rossi, in collaborazione con la Libera Accademia di Pittura e con il contributo della Regione Campania nell’ambito delle iniziative per la “promozione e valorizzazione di musei e biblioteche”, l’esposizione offre un’esperienza artistica straordinaria. La mostra presenta trenta opere tra dipinti, disegni, grafiche, fotografia e video di performance, esplorando l’arte cubana contemporanea. Gli artisti esibiti sono per la maggior parte residenti a Cuba e appartengono alle generazioni emerse sulla scena internazionale negli ultimi quattro decenni.
Curata da Massimo Bignardi, la mostra si apre con le opere grafiche di Wifredo Lam, figura chiave per la rinascita dell’arte cubana. Le sue opere evidenziano una fusione tra la dimensione antropologica delle origini cubane e il dialogo con le avanguardie europee degli anni Quaranta e Cinquanta. Il percorso espositivo prosegue con le opere di Denis Ascanio, Carlos Boix, Leonardo Feal Bonachea, José Antonio Choy López, Ángel Delgado, José Ángel Rosabal Fajardo, Carlos Martiel e Ángel Ricardo Ríos.
Anna Petta, Sindaco di Baronissi, sottolinea la mission della mostra: “Aprire il dialogo con le Fondazioni, con le collezioni d’arte contemporanea, con le Accademie, le Università, le associazioni riconosciute che operano nell’ambito regionale”. Questa visione ha reso il Fondo Regionale d’Arte Contemporanea Baronissi un’istituzione museale riconosciuta a livello nazionale. La mostra traccia un percorso significativo del dibattito artistico cubano contemporaneo, mettendo in luce una molteplicità di stili e linguaggi in confronto dialettico con la cultura europea e nordamericana.
Massimo Bignardi richiama una citazione di Hemingway per sottolineare il tema centrale della mostra: “L’uomo non è fatto per la sconfitta. Un uomo può essere distrutto, ma non sconfitto”. Questo pensiero esprime la resilienza e la costante evoluzione degli artisti cubani, contribuendo a mantenere viva e attuale la scena artistica contemporanea.
La mostra fa parte dei progetti internazionali del Premio Bugatti-Segantini, miranti a promuovere il confronto culturale e la pluralità degli scambi creativi. Questi progetti hanno arricchito la collezione della Fondazione Rossi, focalizzata sulla cultura artistica latino-americana e, in particolare, sull’arte contemporanea cubana. L’attenzione è rivolta sia a forme e linguaggi tradizionali che attuali, rispecchiando i cambiamenti economici e sociali di Cuba negli ultimi anni. La mostra resterà aperta fino al 22 settembre 2024.
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