Sant’Antonio Abate. Avevano fatto il giro degli imprednitori conservieri di Sant’Antonio Abate arrivano a chiedere il pizzo per una somma complessiva di un milione di euro.
La richiesta avanzata a nome del clan Fontanella al quale si vantava di fare parte. I due avevano minacciato gli imprenditori di commettere azione violente nei loro confronto, di familiari e di danneggiare le aziende.
Minacce effettuate negli ultimi mesi senza sapere che tutte le aziende sono dotate di telecamere di sorveglianza. E’ bastata la denuncia ai carabinieri per avviare le indagini che sono scaturite stamane con l’arresto dei due affiliati al clan Fontanella.
I due su disposzione della Dda di Napoli sono finiti in carcere con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan camorristico Fontanella, operante in S. Antonio Abate e territori limitrofi.
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