Torre Annunziata. Ore contate per il secondo giovane baby pistolero che la scorsa settimana ha seminato il panico tra i bagnanti del Lido Azzurro.
Ieri nel tardo pomeriggio mentre era in corso il comitato per l’ordine pubblico presieduto dal prefetto di Napoli, Michele Di Bari, è stato arrestato un giovane di poco più di 18 anni anni ritenuto uno dei due che fecero fuoco il 19 luglio scorso.
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Un raid armato, consumatosi in pieno pomeriggio sotto gli occhi di famiglie e bambini, ha scosso la comunità locale.
Le indagini, condotte con rapidità e determinazione dalla Polizia di Stato, hanno portato quindi ieri al primo arresto. Un giovanissimo, appena maggiorenne, è stato feramto e oggi attende l’udienza di convalida per decidere se spigare i motivi del gesto o avvalersi della facoltà di non rispondere e rendere solo dichiarazioni spontanee.
Un regolamento di conti tra baby gang
Alla base del folle gesto, un banale scontro tra due gruppi di giovanissimi, entrambi legati a contesti criminali. Uno sguardo di troppo, una parola fuori posto, sono bastati a scatenare una reazione violenta. Armati di pistola e fucile a pompa, i ragazzi hanno fatto irruzione nel lido, seminando il panico tra i bagnanti.
Le immagini sono ancora vivide: le armi puntate, la fuga disperata delle vittime, lo sparo in aria a intimidazione. Un pomeriggio di terrore che ha riportato alla mente i fastidi del passato, quando il lido era frequentato da divi del cinema. Oggi, purtroppo, è teatro di ben altri eventi.
La vicenda, seguita con preoccupazione anche dal Prefetto di Napoli, evidenzia il profondo radicamento della camorra nel territorio.
Le indagini continuano
Le forze dell’ordine sono al lavoro per identificare e arrestare il secondo responsabile. La Direzione Distrettuale Antimafia sta coordinando le indagini, determinata a fare piena luce su questo grave episodio e a stroncare sul nascere ogni tentativo di rivendicare il controllo del territorio con la forza delle armi.
Articolo pubblicato il giorno 27 Luglio 2024 - 10:49