ULTIMO AGGIORNAMENTO : 4 Settembre 2024 - 22:34
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Protesta pendolari linea storica Napoli-Salerno: basta disagi

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Ha superato le 10mila firme la petizione sulla piattaforma online Change.org per chiedere il miglioramento della linea storica tra Napoli e Salerno percorsa quotidianamente da migliaia di pendolari.

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A lanciare l’appello, che in pochi giorni ha raccolto migliaia di adesioni, Edmondo Battista, uno dei tanti campani che ogni giorno percorre la tratta tra disagi, ritardi e rallentamenti, insieme al ‘Gruppo pendolari linea storica’.

I disagi per i pendolari iniziano lo scorso 20 gennaio, quando una frana nei pressi dei binari dopo la stazione di Vietri, introduce il servizio sostitutivo su bus causando notevoli disagi tra gli utenti.

Da allora la circolazione dei treni non è stata più ripristinata. “Siamo ormai a luglio – si legge nel testo dell’appello online – e vogliamo esporre i disagi che viviamo e che incidono profondamente sulla nostra vita privata e lavorativa”.

Innanzitutto l’incertezza sui tempi di percorrenza: “I bus sostitutivi sono soggetti alle variabilità del traffico stradale, rendendo difficile garantire coincidenze con altri mezzi”. Poi ci sono i continui ritardi e la frequenza insufficiente dei treni.

“La linea ferroviaria continua a soffrire di frequenti guasti agli impianti di circolazione – continua la petizione – e i treni diretti da e per Salerno via galleria Santa Lucia sono pochi e spesso presentano orari inadeguati.

Inoltre, le soste prolungate alla stazione di Nocera causano ulteriori disagi”. A peggiorare ulteriormente la situazione, i nuovi lavori programmati da RFI che preoccupano i pendolari.

“Come comunicato da RFI – spiega il testo della petizione – dal 4 luglio al 1° settembre sono previsti lavori tra Napoli San Giovanni-Barra e Torre Annunziata Centrale/Castellammare di Stabia”.

“Se la situazione non cambia, i disagi continueranno a crescere. Gli utenti continueranno a subire ritardi, cancellazioni e inefficienze, con gravi ripercussioni sulla nostra vita privata e lavorativa.

Inoltre, i lavori tra luglio e settembre peggioreranno ancora di più la situazione, con cancellazioni e limitazioni di percorso per treni Alta Velocità, Intercity, regionali e metropolitani. S

iamo stufi di vedere il nostro diritto alla mobilità calpestato e di pagare per un servizio che non ci viene fornito adeguatamente. Chiediamo a RFI – conclude l’appello – risposte immediate ed esaustive”.




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