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Pompei: una tomba svela la rete del potere ai tempi dell’imperatore Augusto

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La scoperta di una tomba durante i lavori per la realizzazione di un’intercapedine presso l’edificio di San Paolino, nuova sede della biblioteca del Parco Archeologico di Pompei, ha portato alla luce un’iscrizione che racconta la storia di Numerio Agrestino, un uomo di alto rango vissuto durante il regno dell’imperatore Augusto (27 a.C. – 14 d.C.).

Agrestino, dopo una brillante carriera militare che lo ha visto impegnato come tribuno militare, prefetto degli Autrygoni e prefetto del genio militare, si stabilì a Pompei, città campana famosa per la sua bellezza e il suo clima mite, che attirava anche personaggi illustri come Cicerone e Agrippa.

Onorato con un monumento funerario su suolo pubblico

L’iscrizione sulla tomba, che si trova all’interno di una nicchia a forma di semicerchio, tipica delle sepolture pompeiane, rivela che ad Agrestino fu concesso, su decreto del consiglio della città, un luogo di sepoltura su suolo pubblico, un onore riservato a pochissimi cittadini illustri.

Questo privilegio, unito al fatto che ricoprì per ben due volte la carica di duumviro, la magistratura più alta di Pompei, testimonia il grande prestigio sociale e politico che Agrestino aveva raggiunto.

Un tassello importante per comprendere la società romana dell’epoca

La scoperta della tomba di Agrestino è un tassello importante per la ricostruzione della società romana durante il periodo augusteo. Essa offre informazioni preziose sulla rete di potere che collegava le élite dell’impero e sul ruolo che esse ricoprivano nelle campagne militari di conquista.

Un esempio di come tutela, ricerca e valorizzazione si intrecciano a Pompei

“La scoperta inattesa di questo monumento”, spiega il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, “è l’ennesimo esempio di come a Pompei tutela, ricerca e valorizzazione siano strettamente intrecciate tra di loro”.

Ancora da scoprire

L’analisi dell’iscrizione ha permesso di scoprire anche un nuovo titolo ricoperto da Agrestino, quello di “praefectus Autrygonum”. Si tratta di una carica finora sconosciuta che aiuta a comprendere meglio l’organizzazione del potere romano in un periodo di transizione verso il modello imperiale.

La scoperta della tomba di Numerio Agrestino rappresenta un passo avanti significativo nella nostra conoscenza della storia romana e della vita a Pompei durante l’epoca augustea.


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