Nuove rivelazioni sul caso Pantani: la pista della camorra e delle scommesse clandestine.
Un collaboratore di giustizia di alto livello ha riferito ai carabinieri che la vittoria di Pantani al Giro d’Italia del 1999 avrebbe provocato il fallimento del potente clan di camorra dell’Alleanza di Secondigliano, a causa di ingenti scommesse clandestine.
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Le sue dichiarazioni, unite alle rivelazioni di Renato Vallanzasca e alle criticità emerse dalle indagini della Commissione Antimafia, hanno spinto la procura di Trento ad aprire una nuova inchiesta.
L’ipotesi di reato: associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle scommesse clandestine e collegata alla morte del ciclista. La pm Patrizia Foiero nei prossimi giorni interrogherà una decina di persone informate sui fatti.
Focus su Madonna di Campiglio 1999
Pantani era in testa alla classifica a due tappe dalla fine, ma il 5 giugno la sua corsa fu stroncata da un controllo antidoping positivo. Si sospetta che la camorra abbia manipolato i risultati dei test.
Le parole di Vallanzasca: “Già prima del giugno 1999, era noto ai detenuti campani che Pantani sarebbe stato escluso dal Giro per mano di un clan camorristico”.
La commissione antimafia ha evidenziato Carenze investigative
La Commissione Antimafia ha rilevato diverse criticità nelle indagini sull’antidoping di Pantani, tra cui discordanze sui tempi del prelievo ematico e contraddizioni nelle dichiarazioni dei medici.
Verso la verità? La nuova inchiesta della procura di Trento potrebbe finalmente fare luce sulla tragica vicenda di Marco Pantani e sulle ombre che da sempre la circondano.
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Articolo pubblicato il giorno 14 Luglio 2024 - 08:29