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Napoli, le nuove Paranze dei Bimbi puntano a prendersi il controllo della movida

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Napoli sta rivivendo un’escalation di violenza con le nuove Paranze dei bimbi in azione e che sono ancora più violente e determinate di quelle di ES17 che spadroneggiò nei vicoli del centro storico di Napoli tra il 2014 e il 2015.

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Gli investigatori temono di poter rivivere una stagione simile. Tra sabato e lunedì sono almeno sei gli episodi di violenza a colpi di arma da fuoco registrati tra piazza Carlo III e piazza Garibaldi, al punto tale da spingere gli inquirenti a ipotizzare l’esistenza di un collegamento tra fatti apparentemente diversi.

Sono diversi i filoni investigative coordinati dalla Dda di Napoli e affidati a polizia e carabinieri ma che portano in una una direzione.

 Sei episodi di criminalità in 48 ore apparentemente scollegati tra di loro

Gli episodi di sparatorie e agguati si sono moltiplicati nelle ultime settimane, riaccendendo i timori di un ritorno ai violenti anni 2014-2015. I nuovi gruppi di giovani criminali puntano al controllo di tutto il business che ruota attorno alla movida nel centro città.

Tra sabato e lunedì, la tensione è esplosa in diversi quartieri del centro storico. Piazza Carlo III e Piazza Garibaldi sono state teatro di scontri a fuoco tra fazioni rivali, mentre in Piazza Sant’Eframo Vecchio un commando armato ha tentato un agguato, scaricando una raffica di colpi contro un palazzo.

Fortunatamente, la vittima designata è riuscita a sfuggire, ma il numero di proiettili esplosi e i danni causati ai beni privati testimoniano la ferocia dell’attacco.

Gli investigatori, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, stanno indagando su una serie di episodi apparentemente scollegati tra loro, ipotizzando l’esistenza di un unico disegno criminale.

I sospetti si concentrano sulle giovani bande, le cosiddette “paranze”, coinvolte nel traffico di stupefacenti e in una continua lotta per il controllo del territorio.

L’agguato di Piazza Sant’Eframo Vecchio, in particolare, ha destato grande allarme. Un’auto parcheggiata è stata crivellata di colpi e un proiettile si è conficcato nell’appartamento di una giovane coppia con due figli piccoli, per puro miracolo senza provocare feriti.

L’episodio ha evidenziato come la violenza stia invadendo anche zone residenziali, mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini innocenti.

Le indagini sono ancora in corso, ma gli elementi raccolti finora confermano un quadro preoccupante.

La criminalità giovanile a Napoli è in costante crescita, (come dimostrano i tanti arresti e le inchieste ma la stessa analisi fatta di recente dalla relazione semestrale della commissione antimafia) alimentata da una serie di fattori socio-economici complessi in cui le organizzazioni criminali trovano il terreno fertile per il reclutamento.

Le cronache di Napoli degli ultimi mesi soprattutto nei fine settimana sono quasi simili a un bollettino di guerra e la preoccupazione degli inquirenti è che il fenomeno con il boom di turisti e vacanzieri in arrivo nel mese di agosto continui a crescere.

(la foto dell’auto crivellata di proiettili in piazza Sant’Eframo Vecchio è ripresa dal quotidiano Il Roma)




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