Campania leader anche nel ciclo illegale dei rifiuti con 1.859, esattamente il 20% sul totale nazionale; enorme anche il numero di denunce, 1.829, di arresti, 43 e di sequestri, 631.
Emergenza shopper illegali: Napoli nellโultimo anno sono stati rintracciati 100 chilogrammi di buste illegali ogni tre giorni, per un totale di 120 quintali.
In Campania le ecomafie premono sempre di piรน sullโacceleratore e fanno affari dโoro. A dimostrarlo รจ lโaumento dei reati ambientali che nel 2023 salgono a 4.952, registrando +23% rispetto al 2022, con una media di 13,5 reati al giorno, dati che confermano la Campania leader nazionale.
Maglia nera per la provincia di Napoli con 1.494 reati, seguita da Avellino (in forte crescita con 1.203 reati, pari al +72,9%). A tracciare un quadro di sintesi รจ il nuovo report di Legambiente โEcomafia 2024.
Le storie e i numeri della criminalitร ambientale in Italiaโ, nel 30esimo anno dalla sua prima pubblicazione, e i cui dati sono stati presentati oggi a Roma.
La Campania si conferma maglia nera a livello nazionale in tutti i cicli dell’ecomafia, da quello dei rifiuti al cemento illegale.
La nostra regione si conferma si conferma al primo posto come numero di reati contro lโambiente (4.952, pari al 14% del totale nazionale), con un aumento delle persone denunciate (4.643), delle persone arrestate (49), e dei sequestri effettuati (1.241).
Guida la classifica a livello nazionale la Provincia di Napoli con 1.494 reati, seguita dalla provincia di Avellino (1.203), che dalla settima posizione arriva sul secondo gradino del podio.
Quinta la Provincia di Salerno con 815 reati. In questi anni a spartirsi la torta, insieme ad imprenditori, funzionari e amministratori pubblici collusi, sono stati circa 80 clan attivi in tutte le filiere analizzate da Legambiente: dal ciclo del cemento a quello dei rifiuti, dai traffici di animali fino allo sfruttamento delle energie rinnovabili e alla distorsione dellโeconomia circolare.
โI numeri e le storie raccolte nel rapporto โ dichiara Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania – confermano il lavoro importante svolto da forze dellโordine, Capitanerie di porto, enti di controllo e magistratura.E dovrebbero sollecitare risposte coerenti ed efficaci da parte di chi ha responsabilitร politiche e istituzionali.
La lotta all’ecomafia passa mettendo in campo un piano di politiche trasversali contro ecocriminali , dalle politiche industriali a quelle occupazionali, da quelle socio ambientali a quelle culturali. Bisogna ristabilire in Italia e in Campania la giustizia ambientale.โ
Continua lโapplicazione della legge 68/2015 sugli ecoreati che nel 2023 ha superato la quota 600. Come ogni anno il delitto di inquinamento ambientale (art. 452-bis c.p.) รจ stato quello piรน contestato, 111 volte.
La Campania si conferma la regione con il numero piรน alto di applicazioni della legge 68, pari a 99 con 118 persone denunciate, 12 arresti e 40 sequestri per un valore complessivo che supera i 7 milioni di euro.
Le piaghe da sanare
La Campania รจ sempre in testa alla classifica nazionale del ciclo dei rifiuti per numero di reati, 1.859, esattamente il 20% sul totale nazionale; enorme anche il numero di denunce, 1.829, di arresti, 43 e di sequestri, 631. A livello provinciale questโanno Avellino con 763 reati scippo lo scettro a Napoli (475 illeciti penali), seguita da Roma (274), Caserta (224).
E in Campania c’รจ una vera e propria emergenza shopper illegali. Un dato su tutti: solo a Napoli nellโultimo anno sono stati rintracciati 100 chilogrammi di buste illegali ogni tre giorni, per un totale di 120 quintali. Ma se si torna indietro nel tempo, i numeri salgono a dismisura.
Dal 2017, il Nucleo tutela ambientale della Polizia municipale del capoluogo campano ha condotto 76 operazioni, arrivando a sequestrare circa 8,6 milioni di shopper illegali, per un totale di 170 tonnellate di materiale, comminando 500mila euro di sanzioni.
Le indagini delle procure stanno confermando che un affare apparentemente minore, come quello del racket delle buste di plastica illegali, interessa anche la criminalitร organizzata, attirata dalla possibilitร di aumentare i propri guadagni correndo rischi irrisori.
La Campania รจ ancora la regione saldamente in testa alla classifica del cemento illegale, con quasi il 15% dei reati contestati a livello nazionale, ed รจ prima assoluta anche per numero di persone denunciate, oltre 2.000, e di sequestri effettuati, 370.
Podio tutto campano con Napoli, Avellino e Salerno che guidano la classifica a livello provinciale. In Provincia di Napoli si registrano 452 reati nel ciclo del cemento con 497 persone denunciate e 223 sequestri, in Provincia di Avellino i reati sono 349, 263 le persone denunciate e 32 sequestri.
Segue Salerno con 296 reati, 458 persone denunciate e 82 sequestri. Il record โnegativoโ per numero di ordinanze emesse in rapporto alla popolazione spetta alla Campania, dove, dal 2004 al 2022, รจ stata aperta una pratica per abusivismo edilizio ogni 236,6 abitanti.
Le province piรน virtuose sono quella di Benevento con il 32% degli abbattimenti sulla base delle ordinanze emesse nel periodo di riferimento (dato di cui non fa parte il Comune capoluogo che รจ a zero) e Avellino, con il 30,4% (in questo caso, il Comune capoluogo incide notevolmente grazie al 39,4% delle ordinanze eseguite). Piรน dietro la provincia di Salerno con il 14,1% e Caserta con il 13, 1%.
Quindici le proposte che lโassociazione ambientalista indirizza oggi allโEsecutivo per avvicinare il quadro normativo ai principi sanciti in Costituzione, di queste sei sono i pilastri su cui lavorare in maniera prioritaria:
1) Recepire quanto prima la nuova direttiva europea in materia di tutela penale dellโambiente, approvata dal Parlamento europeo il 27 febbraio 2024, che introduce nuove fattispecie di reato rispetto a quelle giร previste dal nostro Codice penale e prevede lโadozione di strategie nazionali contro la criminalitร ambientale;
2) Introdurre nel Codice penale i delitti contro le agromafie;
3) Introdurre nel codice penale i delitti contro gli animali;
4) Restituire ai prefetti pieni poteri per la demolizione degli immobili che i Comuni non hanno abbattuto, a partire dallโultimo condono edilizio;
5) Inasprire le sanzioni contro i reati nel ciclo dei rifiuti;
6) Completare lโapprovazione dei decreti attuativi del Sistema nazionale di protezione ambientale e potenziare gli organici delle Agenzie regionali, per garantire controlli adeguati sul Pnrr e sulle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.
Articolo pubblicato il giorno 11 Luglio 2024 - 15:30