Napoli.La Procura europea (EPPO) ha sequestrato beni per un valore di 1,3 milioni di euro a quattro società italiane e ai loro legali rappresentanti. Le accuse includono frode, appropriazione indebita e riciclaggio di denaro.
Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di Napoli, hanno svelato un complesso schema di frode ai danni dell’Unione Europea.
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Una società partenopea, apparentemente attiva nel settore della consulenza amministrativa, ha ottenuto indebitamente due finanziamenti europei:
Un prestito di 300.000 euro per “lo sviluppo del commercio elettronico per le PMI nei paesi esteri”, di cui sono stati erogati 150.000 euro.
Una sovvenzione di 1,3 milioni di euro per le PMI finanziata dal Recovery and Resilience Facility (RRF), quasi interamente erogata.
Bilanci falsi per ottenere finanziamenti europei
Per ottenere il prestito, la società ha presentato falsi bilanci per gli anni 2019 e 2020. Nonostante l’assenza di sedi operative, dipendenti e contratti di utenza, la società è riuscita a convincere l’ente erogatore della sua solidità finanziaria.
Per la sovvenzione RRF, la società, con la complicità di un revisore dei conti, ha presentato dati fittizi all’organismo pagatore. L’obiettivo era quello di simulare operazioni estere, requisito necessario per ottenere il finanziamento.
Riciclaggio di denaro
Dopo l’erogazione dei fondi, la società ha trasferito l’intero importo ad altre tre società italiane con conti correnti in Belgio, Bulgaria, Lituania e Regno Unito. Si presume che i legali rappresentanti di queste società fossero a conoscenza della provenienza illecita dei fondi e abbiano favorito il riciclaggio di denaro.
Sulla base delle prove raccolte, il giudice per le indagini preliminari di Roma ha disposto il sequestro di beni per un valore di 1,3 milioni di euro. Tra i beni sequestrati figurano una motocicletta Harley-Davidson, due auto e proprietà immobiliari a Stintino (Sardegna) e Roma.
L’EPPO
L’operazione è stata condotta dall’EPPO, la Procura europea indipendente responsabile di indagare, perseguire e portare in giudizio i crimini contro gli interessi finanziari dell’Unione Europea.
Articolo pubblicato il giorno 11 Luglio 2024 - 16:25