Napoli. Maxi Risarcimento di 700.000 euro per moglie e figlio a seguito del decesso del padre per malpractice medica: una vittoria per la giustizia contro la malasanità
Tribunale di Napoli condanna ASL per inadeguate cure e omissioni mediche
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il Tribunale di Napoli ha condannato l’Azienda Sanitaria Locale (ASL) a risarcire oltre 700.000 euro alla moglie e al figlio di un uomo deceduto a causa di gravi negligenze mediche durante un intervento chirurgico e nel successivo periodo post-operatorio.
Un caso emblematico di malasanità
La vicenda risale all’inizio del 2021, quando il paziente si recò presso un ospedale di Napoli per un intervento chirurgico addominale. Sin dalle prime fasi, l’operazione si rivelò errata, negligente e inadeguata alla specifica patologia del paziente.
La situazione precipitò ulteriormente nel corso del lungo periodo post-operatorio, caratterizzato da infezioni nosocomiali che contribuirono in maniera determinante al decesso del paziente.
La tenace battaglia legale e il riconoscimento della verità
Di fronte a una simile tragedia, la famiglia del paziente, determinata a ottenere giustizia, si è rivolta allo studio legale e medico-legale Associati Maior. Grazie alla comprovata esperienza e alla tenacia degli avvocati Pierlorenzo Catalano, Michele Francesco Sorrentino e Filippo Castaldo, supportati dal Dott. Marcello Lorello, la famiglia ha affrontato un lungo e doloroso percorso legale.
La consulenza tecnica d’ufficio (CTU) disposta dal tribunale ha confermato pienamente la tesi medico-legale sostenuta dagli Associati Maior, evidenziando le gravi responsabilità dell’ASL. Il Tribunale di Napoli, accogliendo le richieste della famiglia, ha emesso una sentenza di condanna, disponendo un risarcimento di oltre 700.000 euro.
“Questa sentenza rappresenta una vittoria importante non solo per la nostra assistita e suo figlio, ma per tutti coloro che lottano per ottenere giustizia in casi di malasanità”, afferma lo studio Associati Maior.
“Sebbene il denaro non potrà mai colmare il vuoto lasciato dalla perdita del loro caro, siamo soddisfatti di aver ottenuto un riconoscimento ufficiale della verità e delle responsabilità. Continueremo a batterci affinché simili negligenze non restino impunite e affinché le strutture sanitarie migliorino costantemente i loro standard di cura”.
Articolo pubblicato il giorno 19 Luglio 2024 - 15:12