Napoli. Era un obiettivo talmente facile da colpire che non c’è stato neanche bisogna di pianficarlo l’omicidio di Emanuele Pietro Montefusco, 49 anni a settembre ucciso stamattina in via Argine a Ponticelli.
L’uomo, infatti, con precedenti per furto e spaccio, aveva una bancarella lungo la strada. Vendeva rotoli di carta da cucina. Ma era una copertura. Perché quella era un punto vendita della droga. E’ li che i killer lo hanno crivellato di proiettili. Sono arrivati in sella a una moto, hanno fatto fuoco e sono andati via senza che nessuno li disturbasse.
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Gli investigatori ora stanno guardando le immagini delle telecamere pubbliche e private alla ricerca del minimo dettaglio che possa aiutarli nelle indagini e ad identificare gli autori.
Intanto si fa strada l’ipotesi che l’omicidio sia maturato per vendetta, perché fratello di Salvatore Montefusco detto Zamberletto, ex uomo dei Sarno e ora boss dei De Luca-Bossa. Questo omicidio potrebbe riaccendere le ostilità ventennali tra i De Luca-Bossa e i De Micco.
La vittima gestiva una piazza di spaccio per i De Luca Bossa
Questo è il retroscena sul quale i carabinieri stanno lavorando. La vittima, con i De Luca-Bossa, era un gestore delle piazze di spaccio a supporto del gruppo di Luigi Austero. A conferma dell’informativa, c’è un arresto per spaccio di crack nella zona di Ponticelli risalente al 2017.
Articolo pubblicato il giorno 9 Luglio 2024 - 18:22