Il boss Salvatore De Martino dal carcere si teneva in contatto con la figlia di tre anni e con la sua famiglia grazie a un profilo Instagram installato su un cellulare che gli veniva consegnato da un agente della penitenziaria compiacente.
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Emerge anche questo dall’indagine dei carabinieri di Torre del Greco che ieri hanno notificato nove arresti, anche al padre della piccola, rampollo della famiglia camorristica De Martino, e ai suoi genitori.
Secondo quanto appreso dagli investigatori nel corso delle indagini, la famiglia malavitosa inviava un messaggio (“appena puoi chiama”) al loro congiunto in cella e l’uomo si attivava: appena ricevuto il telefono dall’agente chiamava, soprattutto nel fine settimana in quanto era quello il momento in cui era in servizio il poliziotto giusto.
E’ quanto contenuto nelle 74 pagine dell’ordinanza cautelare firmata dal gip Marco Giordano in cui vi sono gli sconvolgenti racconti della donna, mamma della bambina ed ex compagna del boss, e dei suoi genitori.
“Come vi ho detto avevo paura che a mia figlia potesse accadere qualcosa e iniziai ad accampare una serie di scuse in modo che al bimba andasse meno volte a casa dei De Martino. Dopo un po’ Salvatore De Martino capi che erano delle scuse e mi chiamo dal “contatto falso” Instagram che è stato attivo sino a due fa ovvero …omissis…
Io gli dissi la verità ovvero che avevo timore per l’incolumità di mia figlia e lui mi disse “mo vengo” e venne sotto al mio palazzo a Casalnuovo. Mi citofonò e, anche se mia madre cercava di dissuadermi, io scesi e lo incontrai, figlia, allora non hai capito che cosa succede”, io risposi “voglio vedere che cosa succede” e lui estrasse una pistola che aveva sul fianco ed all’interno dei pantaloni e me la puntò verso le gambe.
Lui si calmò solo perché non mi feci intimidire e gli dissi “voglio vedere, spara”. Ricordo che la pistola era nera edi medie dimensioni. Lui nascose al pistola quando senti arrivare l’ascensore e disse “vuoi vedere che è tua mamma” ed
in effetti dall’ascensore uscì mia madre che utilizzò la scusa di andare a a buttare l’immondizia”.
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