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Maltrattamento all’infanzia: la Campania ancora ultima in Italia

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CESVI presenta l’Indice Regionale sul Maltrattamento e la Cura all’Infanzia in Italia. La sesta edizione del rapporto evidenzia ancora una volta un’Italia divisa in due, con il Sud che offre minori garanzie di tutela all’infanzia.

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La Campania si conferma la regione peggiore per quanto riguarda i diritti dei bambini, classificandosi ultima in ben cinque dei sei parametri considerati: capacità di cura di sé e degli altri, di vivere una vita sana, di vivere una vita sicura, di lavorare e di accedere alle risorse.

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Fanno eccezione la capacità di acquisire conoscenza e sapere, dove la regione si posiziona 18esima, come nel rapporto precedente.

Le criticità maggiori si riscontrano nella prevenzione e contrasto del fenomeno. La Campania, insieme a Sicilia, Calabria e Puglia, presenta un sistema di servizi inadeguato a fronteggiare i rischi elevati di maltrattamento.

Nonostante il quadro preoccupante, si registrano alcuni segnali di ripresa a livello nazionale, in parte dovuti agli sforzi di organizzazioni come CESVI, che con la Casa del Sorriso a Napoli offre supporto a bambini e famiglie in difficoltà.

L’edizione 2024 dell’Indice pone l’accento sul ruolo del linguaggio come strumento di abuso e cura. L’abuso verbale, sotto forma di insulti, critiche e minacce, rappresenta la forma più diffusa di maltrattamento infantile, con un impatto devastante sulla salute mentale e sullo sviluppo dei bambini.

Tra i dati emergenti:

La Campania ha il più alto tasso di bambini che hanno subito maltrattamenti: il 39% dei minori seguiti dai servizi sociali a Napoli.

A livello nazionale, il 36,1% dei bambini subisce abuso psicologico, prevalentemente sotto forma di violenza verbale.

Le regioni del Nord-Est (Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia) offrono le migliori garanzie di tutela all’infanzia.

L’Emilia-Romagna è la regione con i migliori servizi di prevenzione e cura del maltrattamento.

CESVI sottolinea l’importanza di un approccio preventivo che riduca i fattori di rischio e rafforzi quelli protettivi, intervenendo su più fronti:

Supporto alle famiglie: con interventi di genitorialità positiva e programmi di educazione socio-emotiva.

Tutela dei minori: attraverso servizi di ascolto sicuro, gruppi di supporto e percorsi di psicoterapia.

Formazione degli operatori: per un uso consapevole del linguaggio e la promozione di una comunicazione positiva.

L’impegno di CESVI si concretizza nelle Case del Sorriso, presenti in Italia e in diversi paesi del mondo. Questi centri offrono spazi protetti, attività educative e ricreative, supporto psicosociale e programmi di sostegno per bambini e famiglie vulnerabili.

In definitiva, il contrasto al maltrattamento all’infanzia richiede un’azione sinergica da parte di istituzioni, organizzazioni e comunità, con un investimento in prevenzione, formazione e servizi di qualità. Solo così sarà possibile garantire a tutti i bambini un futuro sicuro e protetto.


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