La Procura di Napoli ha deciso di interrompere la collaborazione con Francesco Schiavone, noto anche con il soprannome di ‘Sandokan’.
L’ex capoclan dei Casalesi, che aveva avviato un percorso di collaborazione solo pochi mesi fa, si vede ora revocare il programma di protezione cui era stato sottoposto e tornare al regime di carcere duro.
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Dichiarazioni non utili
La Decisione della Dda, la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, è arrivata in seguito alla valutazione delle dichiarazioni rilasciate da Schiavone nel corso della sua collaborazione.
Le dichiarazioni sono state considerate non utili alle indagini in corso, portando così alla conclusione del programma di protezione per l’ex boss mafioso.
Schiavone torna al 41 bis
Con la revoca del programma di protezione, Schiavone è stato nuovamente sottoposto al regime di carcere duro.
Questo tipo di detenzione è riservato a detenuti considerati particolarmente pericolosi e prevede severe restrizioni nei contatti con l’esterno e con altri detenuti.
Articolo pubblicato il giorno 3 Luglio 2024 - 17:44