Confermato il carcere per il cittadino russo Ilia Batrakov di 40 anni accusato di avere maltrattato Marta Maria Ohryzko, la 32enne ucraina ritrovata senza vita domenica mattina dai carabinieri della stazione di Barano di Ischia, in un dirupo, nella zona del Vatoliere.
I Carabinieri della Compagnia di Ischia, su delega della Procura della Repubblica di Napoli, hanno fermato l’uomo gravemente indiziato per i reati di maltrattamenti e omicidio della sua compagna, una donna ucraina di 32 anni.
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L’indagine è stata avviata a seguito del ritrovamento del cadavere della donna in un dirupo a Barano d’Ischia, vicino alla roulotte dove viveva con il fermato.
Le indagini hanno permesso di accertare che l’uomo maltrattava la compagna da tempo, aggredendola fisicamente e verbalmente, minacciandola di morte e usando anche armi come un coltello.
Le violenze le avrebbero causato lesioni e bruciature in diverse parti del corpo, impedendole inoltre di curarsi presso il Centro di Igiene Mentale che la seguiva.
L’episodio culminante risale al 13 luglio 2024, quando la donna è caduta in un dirupo vicino alla roulotte. Nonostante le sue richieste di aiuto disperate, l’uomo non le ha prestato soccorso. Anzi, si è recato sul posto e, pur vedendola ancora in vita, non ha fatto nulla per aiutarla, lasciandola morire in una lenta agonia.
Sulla base di questi elementi, la Procura della Repubblica di Napoli ha emesso un decreto di fermo nei confronti dell’uomo, accusandolo di maltrattamenti in famiglia aggravati dall’evento morte.
L’uomo è stato portato in carcere presso la Casa Circondariale di Napoli “Poggioreale”. Il Gip del Tribunale di Napoli ha convalidato il fermo e applicato la misura cautelare della custodia cautelare in carcere
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