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“Estate rovente nelle carceri italiane”: la denuncia del Consipe

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In Campania i penitenziari scoppiano, 7500 detenuti presenti su una capacità max di 5600 posti tollerabili, ma a tutto ciò si aggiunge una cronica carenza di personale di polizia penitenziaria e di personale civile opportuno.

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Mancano circa 1000 poliziotti penitenziari in Campania, mentre il Corpo ne necessità su tutto il territorio italiano di oltre 10.000 unità.

Mancano assistenti sociali, educatori, psicologi, psichiatri, medici ed infermieri, mancano strutture idonee climatizzate a far fronte all’estate rovente.

Per il vicepresidente CON.SI.PE. Luigi Castaldo “và riportata umanità all’interno dei penitenziari italiani, i cari garanti dei detenuti e lo stesso sottosegretario alla Giustizia on.Ostellari si presentassero di sabato e domenica di questi periodi nelle carceri italiane, anche loro percepirebbero lo stato di abbandono in cui versano migliaia di reclusi”.

E poi aggiune: “In questa complessità di criticità a far fronte alla vivibilità della popolazione detenuta vi è quasi esclusivamente la polizia penitenziaria che nonostante tutto, con alto senso del dovere, pazienza e coraggio, cerca di rispettare il proprio mandato istituzionale quasi fosse una missione”.

E infine il vicepresidente CON.SI.PE, Luigi Castaldo: “le carceri vanno aperte alla società, ed in special modo a chi cerca di darne supporto concretamente con progetti formativi ed educativi, specie nei fine settimana estivi, bisogna ridare umanità nei penitenziari italiani, ma affinché ciò sia fattibile urge un serio e concreto piano di arruolamenti di personale idoneo da parte del Governo e non la virtuale propaganda politica, perché il carcere è vita non chiacchiere”.




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