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LA DENUNCIA

Il Con.Si.Pe denuncia: “Il carcere di Santa Maria Capua Vetere è al collasso”

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Il carcere di Santa Maria Capua Vetere è in una situazione critica a causa di gravi carenze di personale e sovraffollamento. Il sindacato di polizia penitenziaria Con.Si.Pe ha lanciato l’allarme: mancano oltre 100 poliziotti penitenziari, e il numero di detenuti ha superato la capacità massima della struttura. Attualmente, nel carcere ci sono circa 980 detenuti, a fronte di una capienza di 820 posti.

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“La disparità tra i diritti del personale e i carichi di lavoro sta creando condizioni lavorative estremamente stressanti, compromettendo la sicurezza di tutti e l’integrità del penitenziario”, si legge in una nota del sindacato. Vincenzo Santoriello, consigliere nazionale ed ex comandante GOM, ha sottolineato come il carcere “F. Uccella”, situato nella provincia di Caserta, doveva rappresentare un deterrente contro la criminalità locale, soprattutto quella legata alla camorra casalese. Tuttavia, durante la pandemia di COVID-19, il penitenziario è stato teatro di rivolte che ne hanno minato l’autorevolezza e l’immagine dello Stato.

Il segretario nazionale di Con.Si.Pe, Francesco De Curtis, ha dichiarato: “Lavorare in queste condizioni significa non poter offrire un servizio adeguato. È impensabile affrontare le molte criticità operative che spesso sfociano in eventi critici seri, mettendo a rischio l’ordine e la sicurezza del penitenziario”.

Anche Luigi Castaldo, vicepresidente di Con.Si.Pe, ha sottolineato l’urgenza di un cambiamento: “È necessario rivedere l’organizzazione del lavoro del Corpo di Polizia Penitenziaria. In tutta Italia mancano oltre 10.000 poliziotti penitenziari, e questa carenza deve essere colmata nei prossimi anni per compensare i carichi di lavoro e i turni di servizio”.

Per sollecitare un’azione concreta, i tre dirigenti sindacali hanno annunciato una manifestazione il prossimo 12 settembre davanti al PRAP della Campania. “Scenderemo in piazza per rivendicare il diritto a un lavoro sano, sicuro e dignitoso per i poliziotti penitenziari, che quotidianamente svolgono il proprio lavoro con coraggio, pazienza e umanità, nonostante le difficoltà”, hanno concluso.


Articolo pubblicato il giorno 17 Luglio 2024 - 15:21


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