Avellino. Seria denuncia da parte del Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, durante la sua visita al carcere di Avellino.
Mancano ben 100 agenti di polizia penitenziaria su 188 previsti, causando turni massacranti e una situazione di sicurezza definita da Ciambriello come una “bomba ad orologeria”.
La carenza riguarda anche il personale sanitario e sociale, con gravi ripercussioni sull’assistenza ai detenuti, in particolare ai 148 detenuti psichiatrici presenti.
I detenuti hanno lamentato la mancanza di acqua per diverse ore, anche notturne, a causa di un guasto all’impianto idrico. L’utilizzo dell’area verde per gli incontri con i figli minori è negato per mancanza di personale di polizia penitenziaria, violando il diritto all’affettività e alla genitorialità.
Mancano visite specialistiche e psichiatriche, con tempi di attesa di ben otto mesi. Nonostante la presenza di un centinaio di tossicodipendenti, manca un SerD interno al carcere.
Condizioni inaccettabili
Le detenute del reparto femminile hanno denunciato la precarietà delle loro condizioni, con l’assenza di docce in cella fino a poco tempo fa e la presenza di plexiglas alle finestre, ora rimossi.
Le richieste del Garante:
Aumento immediato del personale: Ciambriello ha sollecitato l’assunzione di più agenti di polizia penitenziaria, ispettori e mediatori linguistici.
Garanzia del diritto alla salute: È urgente migliorare l’assistenza sanitaria e psichiatrica, con l’eliminazione delle lunghe attese per le visite specialistiche.
Servizi adeguati per i detenuti tossicodipendenti: È necessario attivare un SerD interno al carcere per fornire cure adeguate ai detenuti con problemi di dipendenze.
Rispetto del diritto all’affettività: Deve essere consentito ai detenuti di incontrare i propri figli minori in spazi adeguati, come l’area verde del carcere.
Miglioramento delle condizioni di vita: Garantire la fornitura di acqua corrente e l’accesso a docce in ogni cella per tutti i detenuti.
L’impegno del Garante:
Ciambriello si è impegnato a organizzare per settembre la “festa della famiglia”, un pranzo tra detenute, figli e familiari, per promuovere il diritto all’affettività. Ha inoltre annunciato che si adopererà per sollecitare le autorità competenti a risolvere le criticità evidenziate, con particolare riguardo alla mancanza di personale e alle carenze nell’assistenza sanitaria.
La situazione del carcere di Avellino appare dunque molto preoccupante, con gravi violazioni dei diritti dei detenuti e rischi per la sicurezza. Le richieste del Garante Campano sono urgenti e non possono essere ignorate. È necessario un intervento immediato da parte delle autorità competenti per garantire condizioni di vita dignitose e sicure per tutti i detenuti.
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