La sicurezza dei cittadini di Napoli e della sua provincia riceve un notevole impulso con l’ingresso in servizio di 142 nuovi carabinieri. Di questi, 85 saranno integrati in via definitiva, mentre 62 rinforzeranno i reparti durante la stagione estiva, rispondendo così alle crescenti esigenze di sicurezza e al boom turistico che sta interessando la città.
Il Generale di Brigata Enrico Scandone, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Napoli, ha espresso grande soddisfazione per questo potenziamento: “Siamo orgogliosi di accogliere questi nuovi rinforzi, che rappresentano un ulteriore impegno da parte dell’Arma dei Carabinieri per garantire la sicurezza e la tranquillità della nostra comunità. L’aumento dei flussi turistici durante il periodo estivo richiede una presenza maggiore e più capillare sul territorio, e questi 142 nuovi carabinieri ci permetteranno di rispondere in maniera più efficace alle necessità dei cittadini e dei visitatori.”
Le nuove leve saranno dislocate strategicamente nei punti nevralgici del capoluogo e nelle località turistiche della provincia, assicurando una presenza costante e una risposta tempestiva alle esigenze di sicurezza. Questo rafforzamento è visto come una risorsa preziosa non solo per la gestione della sicurezza quotidiana, ma anche per la prevenzione di fenomeni criminali.
Negli ultimi mesi, Napoli e il suo hinterland sono stati teatro di gravi fatti di cronaca, aumentando la preoccupazione tra la popolazione. Per il Generale Scandone, “l’arrivo di questi nuovi carabinieri ci permetterà di intensificare le attività di prevenzione e di contrasto alla criminalità con lo scopo di fornire maggiore sicurezza ai cittadini.”
Il Generale ha sottolineato l’importanza di una maggiore visibilità delle forze dell’ordine e di un controllo più stringente nelle aree critiche della città e della provincia. “Garantirà anche un aumento della sicurezza percepita e faciliterà l’interazione e la collaborazione con i residenti. I cittadini possono sentirsi più incentivati a diventare parte integrante del tessuto attivo del territorio, specie nelle aree grigie dove la criminalità può tentare passi in avanti.”
Articolo pubblicato il giorno 12 Luglio 2024 - 10:59