Blitz di Goletta Verde, questa mattina, al largo della costa dell’area Flegrea per dire “stop al consumo di suolo e alla cementificazione nei Campi Flegrei”.
Sulla storica imbarcazione di Legambiente lo striscione “No al cemento” per lanciare un messaggio “forte e chiaro” al Governo e chiedere “interventi seri e strutturati a livello regionale, insieme ad una nuova strategia di governo del territorio che garantisca a tutti sicurezza e sviluppo sostenibile”.
Legambiente ha presentato oggi il suo nuovo report dal titolo “Rischio vulcanico e bradisismo nei Campi Flegrei. Sicurezza, innovazione, e partecipazione per il futuro sostenibile del territorio” con i dati sul consumo di suolo, insediamento abitativo e qualità degli edifici, e un’analisi storica riguardante l’area flegrea, in particolare i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Giugliano e Quarto.
Per Legambiente questa nuova emergenza, peraltro partita già dal 2005 con progressivo aggravamento sino a quello accelerato degli ultimi due anni, deve essere affrontata in maniera completamente diversa dalle due precedenti (1970-1972, 1983-1984): “non è più possibile che le scelte politico-strategiche e soprattutto di governo del territorio non siano imperniate sulle indicazioni che pure il sistema di protezione civile produce”.
Per questo l’associazione ambientalista nel dossier ha anche sintetizzato nove proposte: stop al consumo di suolo, attenzione al programma di riqualificazione del patrimonio pubblico e di quello privato esistente, supporto al settore produttivo, open data nell’informazione, trasparenza negli atti e nelle procedure, ricorso e supporto a processi partecipati, monitoraggio delle azioni istituzionali e delle ricadute delle misure di semplificazione pianificazione urbanistica regionale, metropolitana e comunale, richiesta dei piani emergenza comunale e della loro effettiva operatività, promozione dell’allargamento del Parco dei Campi Flegrei e suo riconoscimento come Geoparco Globale dell’Unesco.
“Oggi Goletta Verde con questo blitz a largo della costa dell’area Flegrea – commenta Stefania Di Vito, la portavoce – ha voluto ribadire un messaggio importante: stop alla cementificazione nei Campi Flegrei. Se continuiamo a costruire senza una reale ed efficace pianificazione territoriale e urbanistica saranno i cittadini e le cittadine a pagare un prezzo altissimo per le scelte scellerate delle istituzioni”.
“In Campania perdura, e invece va assolutamente superato ad horas, il trattamento differenziato e discriminante riservato ai tre vulcani Vesuvio, Campi Flegrei e Ischia – commenta Anna Savarese, direttivo Legambiente Campania – che, sebbene risultino paritariamente ‘quiescenti ma ancora attivi’, non hanno irragionevolmente ricevuto le stesse dovute attenzioni rispetto alla definizione della perimetrazione, del piano di emergenza e del blocco dell’incremento del carico insediativo”.
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