Un avvocato del foro di Avellino si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, impiego di denaro di provenienza illecita, riciclaggio e autoriciclaggio di ingenti crediti di imposta.
Secondo le indagini, l’avvocato avrebbe ottenuto illegalmente questi crediti, per un totale di 3,8 milioni di euro, dichiarando lavori edili inesistenti relativi al Bonus Facciate su un immobile a Solofra.
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Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche: l’avvocato avrebbe dichiarato lavori edili inesistenti per ottenere il Bonus Facciate, un incentivo fiscale per il rifacimento delle facciate degli edifici.
Impiego di denaro di provenienza illecita: l’avvocato avrebbe utilizzato i soldi ottenuti con la truffa per scopi personali.
Riciclaggio: l’avvocato avrebbe cercato di nascondere l’origine illegale del denaro ottenuto con la truffa riciclando i proventi.
Autoriciclaggio: l’avvocato avrebbe reimpiegato i proventi illeciti in attività legali, come l’acquisto di beni o servizi.
Oltre all’avvocato, altre nove persone sono indagate per riciclaggio.L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Avellino, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate.
Le indagini sono partite da una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate e hanno portato al sequestro preventivo di 319mila euro.
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