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Camorra, arrestato a Chioggia il latitante Ciro Oliviero: era l’esattore del clan Giuliano

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Napoli. L’esattore del racket per conto del clan Giuliano di Forcella e gestore di una delle piazze di spaccio latitante da ieri è stato arrestato stamane a Chioggia in provincia di Venezia.

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I carabinieri del nucleo investigativo di Napoli, con il supporto e la collaborazione dei militari della compagnia di Chioggia, hanno infatti catturato Ciro Oliviero, 48enne sfuggito alla cattura durante l’operazione che, ieri mattina, ha inferto un duro colpo al clan camorristico Mazzarella.

Oliviero è stato localizzato e catturato nel comune di Chioggia, in provincia di Venezia.

Secondo il ras pentito Salvatore Giuliano o’ russo: “E un affiliato al clan con il ruolo di co-gestione della piazza di spaccio dei fratelli Morra, ubicata a vico dei Carbonari 9.

Si occupava anche della riscossione delle estorsioni dai parcheggiatori e dalle prostituite di Forcella. Era lui che si recava da Salvatore Barile quando bisognava caricare la droga per rifornire le piazze. Preciso che le nostre attività erano, prevalentemente, legate alle piazze d spaccio, come ho già detto, alle estorsioni ai parcheggi e alle prostitute.

 Aveva i rapporti con Salvatore Barile per la fornitura della droga

Attività che per altro gestivamo ni un numero molto ristretto di persone costituito da sette o otto di noi e quasi tutti appartenenti alla famiglia Giuliano. Gli estranei erano i fratelli Morra, Ciro Oliviero e per un breve periodo anche Muschen, come ho già riferito, i quali prendevano la settimana.

Salvatore Giuliano: “Non dovevamo fare casino e gestire la distribuzione delle bavande in piazza Bellini”

Non avevamo bisogno di fare la guerra, né volevamo farla con nessuno e, tra l’altro, ci siamo anche trovati nel periodo della pandemia per cui sebbene avessimo molti progetti quali ad esempio la distribuzione dei latticini e della mozzarella alle pizzerie, la distribuzione delle bevande a Piazza Bellini, non siamo riusciti a portarli a termine. Tengo anche a chiarire che, nelle mie intenzioni, c’era anche quella di non fare casino”.




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