Cronaca di Napoli

Camorra, il pentito: “Ecco come custodivo le armi del clan De Martino”

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Il clan De Martino, i famigerati Xx del rione Fiat di Ponticelli avevano una ampia disponibilità di armi e avevano un custode insospettabile che li teneva per conto loro.

Si tratta del meccanico Luigi Pisani, arrestato e diventato collaboratrore di giustizia. Il racconto della potenza di fuoco nelle mani dei De Martino è contenuto nell’ultima ordinanza cautelare, firmata dal gip Marco Giordano, che ha portato in carcere 9 esponeneti della cosca per la triste vicenda della bimba contesa ovvero la figloipoetta di Salvatore De Martino.

ha raccontato Pisani: “…Ho sempre abitato in via Eugenio Montale nello stesso palazzo di Antonio De Martino che conoscevo anche prima di aprire l’autolavaggio. Sin dall’anno in cui è stato ucciso Imbimbo, la famiglia De Martino mi ha chiesto di prelevare e custodire armi. In particolare, all’epoca dell’omicidio Imbimbo custodivo le armi all’interno di un contatore dell’acqua nell’edificio 9/7.

Le armi mi furono portate da tale Vincenzo su incarico di Francesco De Martino.
In particolare mentre stavo lavorando a casa mia venne Francesco De Martino e mi disse di andare al Rione Fiat a casa di Vincenzo a prendere un borsone con delle armi e custodirle… .

Era un bel borsone pieno. Non l’ho aperto, ma era pesante. Misi il borsone nel contatore dell’acqua e dopo qualche tempo venne Antonio De Martino a prenderle….
Il borsone è stato anche ritrovato circa un anno e mezzo fa nel Rione Incis. Lo lessi sui giornali.

Seppi da Antonio De Martino che era quello il borsone che prima avevo io….
Da allora ho sempre detenuto armi per la famiglia De Martino. In particolare era Ricci Carmela moglie di De Martino Francesco che dopo l’arresto del marito costringeva me e la mia famiglia a prelevare e custodire le armi per lei.

Prima dell’arresto di Francesco De Martino le custodivo per lui, dopo l’arresto sapevo che erano armi di Antonio De Martino che faceva parte dei Bodi, clan De
Micco. Le armi erano personali di De Martino… … Sapevo solo io dove si trovavano le armi. Quando servivano mi mandavano a chiamare e io gliele prendevo. Venivano o Carmela Ricci o Titina la Torrese di cui non so il cognome. A volte le


consegnavo anche ad Antonio De Martino.

Quanto a quello che è stato ritrovato nei giorni scorsi posso dire che la bomba trovata dietro ai castelli mi è stata consegnata da Francesco De Martino
uscito per licenza a Natale dal carcere. Mi ha mandato a chiamare tramite il figlio
di Imbimbo, mi sembra Mario, e mi disse che mi voleva lo zio. Io ho capito che si riferiva a Francesco De Martino e sono andato a casa sua.

 Carmela Ricci e Francesco De Martino mi hanno consegnato anche una bomba a mano

Li Ricci Carmela e Francesco De Martino mi hanno consegnato una bomba a mano dentro una bustona rossa, Io l’ho presa e l’ho nascosta dove è stata ritrovata”.

Poi il collaboratore di giustizia ha raccontato ancora: “Le mazze da baseball e i giubbotti antiproiettile trovati dietro al castello mi sono stati consegnati da Umberto o cecato e Gabriele, che stavano con Carmela Ricci prima degli arresti del clan De Micco. Il giorno dopo l’arresto di De Martino Antonio ho visto personalmente un gruppo di loro andare a prelevare un’arma da Tina a Torrese, una pistola
a tamburo.

Erano Umberto o cecato, Gabriele, Maurizio Murrutzu, o gettone, Angelo Antonucci,


Gino Crisai, De Turris Giovanni, Pietro frutto. Li ho visti arrivare su scooter, c’era anche una motocicletta bianca e l’Integra di Antonio De Martino, l’SH di Angelo Antonucci ed altri motoveicoli.

Erano tutti incappucciati. Sono arrivati, hanno prelevato l’arma, ma avevano anche altre armi e li ho o visti partire verso il loro circoletto per salire dove sta il palazzetto dello sport. In particolare ho visto che gettone scendeva dallo scooter, bussava a Titina. Titina usciva dalla sua abitazione e gli consegnava la pistola a tamburo.

Io e Titina ci siamo parlati quando ho visto tutti quei ragazzi arrivare sugli scooter. Fu lei a dirmi che erano i ragazzi di Ricci Carmela. Dopo 10 minuti li ho visti
ritornare hanno appoggiato la pistola sul mio davanzale e io l’ho buttata nel giardino di fronte a me.

Poi è stata recuperata dalla Torrese che era anche lei affacciata dal balcone di casa sua che si trova difronte a me. Erano inseguiti dalla Polizia… .
Nel mio palazzo c’era un’altra ragazza che deteneva le armi per Antonio De Martino. Si chiama…omissis… Le armi furono ritrovate….

C’è un altro borsone di armi sotto l’immondizia dietro al lavaggio. Ci sono una mitraglietta e molti proiettili. Li ho ricevuti circa 4/5 giorni fa sempre da Carmela Ricci”.


Articolo pubblicato il giorno 4 Luglio 2024 - 13:46 /  Cronache della Campania
Giuseppe Del Gaudio

Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d'azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: "lavorare fa bene, il non lavoro: stanca"

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Giuseppe Del Gaudio

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