Carceri senz’acqua, senza refrigerazione, senza luce o infestate da cimici. Lo denuncia l’associazione Antigone nel report presentato stamattina a Roma. L’Osservatorio di Antigone ha effettuato 88 visite negli ultimi 12 mesi. Nel carcere di Avellino, al momento della visita, l’acqua corrente non era disponibile dalle 22 alle 6 del mattino – viene sottolineato nel report -.
Le celle presentavano infiltrazioni e muffa, oltre a non essere dotate di doccia. Presso la sezione femminile, le finestre erano corredate da schermature in plexiglass, impedendo così il passaggio d’aria (anche in giornate come quella in cui si è svolta la visita in cui il termometro segnava 41 gradi)”.
La presenza di scarafaggi e di cimici da letto – si legge nel report – è stata rilevata rispettivamente nelle case circondariali di Bologna e di Pavia. In particolare, presso la sezione di isolamento e l’area psichiatrica di quest’ultimo istituto, gli Osservatori di Antigone hanno constatato condizioni igienico-sanitarie inaccettabili, aggravate dal caldo e dal sovraffollamento. Mentre nella settima sezione dell’istituto di Regina Coeli a Roma – viene sottolineato – le celle sono piccolissime ed ospitano 2 o 3 persone su un unico letto a castello; il wc ed il lavandino si trovano in una piccola stanza adiacente senza intimità.
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