Dopo il Premio Nobel Carlo Rubbia e le recenti visite del Presidente della Federazione Mondiale dello Spazio (IAF), Clay Mowry, e dell’Astronauta Roberto Vittori, Napoli si conferma area di eccellenza del settore spaziale.
Il primo satellite del Programma IRENESAT-ORBITAL, IREOS 0, porterà il suo nome. Amalia Ercoli Finzi, la “Signora delle Comete” è stata oggi in visita alla sede del Polo Tecnologico Fabbrica dell’Innovazione di Napoli est.
Prima donna in Italia a laurearsi in ingegneria aeronautica, la scienziata ha costruito una carriera straordinaria contribuendo significativamente allo sviluppo delle scienze spaziali.
Ha lavorato su importanti missioni tra cui ROSETTA, dove ha svolto un ruolo cruciale come Principal Investigator dello strumento SD2 (Sample Drill and Distribution), progettato per perforare la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko e raccogliere campioni di materiale.
Durante la sua visita al Polo Tecnologico – sede del Gruppo Space Factory – la Professoressa ha visitato l’Officina dello Spazio, la più grande area del Mezzogiorno dedicata alla progettazione e sviluppo di prototipi per esperimenti in condizioni di microgravità e rientro dallo Spazio.
Particolare attenzione è stata data ai MiniLab, i minilaboratori per esperimenti in condizioni di microgravità e al dimostratore di volo del microsatellite IREOS 0, il primo del programma IRENESAT-ORBITAL con capacità autonoma e controllata di rientro dallo Spazio, suo recupero e riutilizzo
. Il microsatellite, – il cui lancio è previsto nel 2025 ed effettuerà esperimenti scientifici in orbita grazie a due MiniLab 2.0 come carico utile -, porterà il nome AMALIA in onore della scienziata.
Ad accogliere la Professoressa Ercoli Finzi: Salvatore Borrelli, Direttore della Direzione Spazio del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali – CIRA; Luigi Carrino, Presidente Distretto Aerospaziale della Campania – DAC; Stefania De Pascale, membro del Comitato Tecnico/Scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana; Valeria Fascione, Assessore all’Innovazione, Startup e Internazionalizzazione della Regione Campania; Giovanni Squame, Presidente Marscenter; Norberto Salza, Presidente e COO Gruppo Space Factory.
Amalia Ercoli Finzi: “L’innovazione è qualcosa di dirompente che ha bisogno di una capacità di vedere lontano. Nel mondo spaziale l’Italia gode di un posto di grande privilegio. Io in questo mondo sono orgogliosa di essere italiana”.
“Quello che state facendo in questo centro spaziale è qualcosa di unico, meraviglioso, in un territorio famoso in tutto il mondo per lo Spazio grazie a persone come Luigi Napolitano di cui state continuando egregiamente il percorso”.
Valeria Fascione: “Ringrazio Space Factory per aver organizzato un momento così emozionante. La Professoressa Ercoli Finzi è davvero un modello per la scienza, un modello per noi donne. Un incoraggiamento per studiare la scienza ed un esempio per le prossime generazioni”.
Space Factory è una PMI innovativa con sede nel Polo Tecnologico Fabbrica dell’Innovazione di Napoli Est. Fondata nel 2015, la società effettua servizi per conto terzi di esperimenti scientifici in condizioni di microgravità utilizzando un minilaboratorio proprietario (MiniLab 1.0) ed ha sviluppato con la società ALI, una tecnologia deployable per il rientro autonomo e controllato dallo Spazio di spacecraft, loro recupero e riutilizzo.
Le società del Gruppo Space Factory hanno effettuato 5 voli nello Spazio in meno di due anni di cui: 4 esperimenti scientifici (di cui 2 finanziati dall’Agenzia Spaziale Italiana) contenuti nei MiniLab 1.0 sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS); una missione sub orbitale di rientro dallo Spazio, denominata MIFE, finanziata dall’Agenzia Spaziale Europea e dall’Agenzia Spaziale Italiana con fondi GSTP.
Ad oggi, MIFE, coordinata dal Centro Italiano Ricerche Aerospaziali – CIRA, e da ALI, Università di Napoli – Dipartimento di Ingegneria Industriale, è l’unica missione di successo al mondo di rientro dallo Spazio con tecnologie deployable/inflatable.
Space Factory è impegnata nel prossimo triennio nella realizzazione di una missione orbitale completa di un microsatellite proprietario, IRENESAT-ORBITAL, con capacità di controllo e rientro programmato dallo Spazio, suo recupero e riutilizzo, grazie all’utilizzo della tecnologia IRENE® e con tre MiniLab 2.0 (evoluzione del modello attuale che ne permetterà il controllo e la gestione da remoto) quali carichi utili, attivando dal 2025 il primo servizio commerciale di esperimenti scientifici in condizioni di microgravità.
Partners industriali e scientifici del programma IRENESAT-ORBITAL: la società Thales Alenia Space Italia, l’Università di Napoli Federico II – Dipartimento di Ingegneria Industriale, il Centro Italiano Ricerche Industriali – CIRA ed un network di qualificate PMI.
IRENESAT-ORBITAL si sviluppa su tre missioni: IREOS 0 (lancio: primo semestre 2025). Missione orbitale (400km) con rientro senza recupero. È previsto l’imbarco di due (2) MiniLab 2.0 per la certificazione del servizio in orbita. L’investimento per la realizzazione di IREOS 0 è stimato in 2,5 Milioni di euro, di cui Space Factory ha ottenuto la copertura di Intesa SanPaolo con il finanziamento Nova + di 2 €/mln.
IREOS 1 (lancio: primo semestre 2026). Missione orbitale con il rientro atmosferico controllato e ammaraggio. È previsto l’imbarco di tre (3) MiniLab 2.0. IREOS 1 prevede, in particolare, la certificazione in volo del sistema proprietario di precision landing; IREOS 2 (lancio: 2027). Missione orbitale completa con rientro atmosferico controllato, atterraggio di precisione, recupero degli esperimenti e riutilizzo spacecraft. È previsto l’imbarco di tre (3) MiniLab 2.0.
IREOS 0 si chiamerà da oggi AMALIA.
Articolo pubblicato il giorno 1 Luglio 2024 - 15:54