L’ennesima segnalazione è arrivata oggi in redazione: un nostro lettore ci ha raccontato l’inferno vissuto questa mattina sulla tangenziale di Napoli, dove una marea di persone si è trovata impossibilitata a raggiungere l’aeroporto in tempo utile per il proprio volo. La causa? Il traffico, ormai divenuto una costante insormontabile nella zona.
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La situazione che ci è stata descritta non è affatto nuova. È una scena che si ripete quasi quotidianamente, in particolare nelle ore di punta. Stamattina, la coda interminabile di veicoli incolonnati ha costretto molti a prendere una decisione drastica: scendere dall’auto e percorrere l’ultimo tratto verso l’aeroporto a piedi, sperando di riuscire a imbarcarsi prima che le porte del loro volo si chiudessero definitivamente.
Non solo le auto private sono rimaste intrappolate nel caos. Anche i mezzi pubblici erano stracolmi, e la situazione sui bus e sui treni era altrettanto disperata. Chi è riuscito a trovare un posto su un mezzo pubblico ha comunque dovuto fare i conti con ritardi e condizioni di viaggio al limite della decenza.
Purtroppo, non si tratta di un caso isolato, ma di un problema cronico. Non è pensabile che una città europea come Napoli, così rilevante per il turismo e per la sua posizione strategica nel Mediterraneo, debba fare i conti con un’infrastruttura aeroportuale e una viabilità così inadatte. Siamo di fronte a una situazione che, paradossalmente, viene ormai raccontata più per folklore che come notizia vera e propria. Tuttavia, la gravità del problema è ben lungi dall’essere trascurabile.
La domanda sorge spontanea: si tratta forse di una situazione da “terzo mondo“? È inaccettabile che in una delle città più importanti del nostro Paese, capace di attrarre milioni di turisti ogni anno, si debba convivere con una tale inefficienza logistica. L’aeroporto di Napoli-Capodichino, nonostante gli sforzi per migliorare i servizi interni, rimane gravemente penalizzato da un accesso difficoltoso e caotico, che rende quasi impossibile raggiungerlo in modo agevole e puntuale.
Le autorità locali sono ben consapevoli del problema, ma le soluzioni, per ora, sembrano ancora lontane. L’espansione della tangenziale, il potenziamento dei mezzi pubblici e la creazione di nuove infrastrutture sono temi di cui si discute da anni, ma che stentano a trasformarsi in realtà concrete.
Nel frattempo, chi viaggia da Napoli si rassegna a convivere con una situazione che non solo mina la qualità della vita dei cittadini, ma che rappresenta anche un freno per lo sviluppo turistico ed economico della città. Se non si interverrà con decisione, rischiamo di continuare a raccontare storie di corse a piedi verso l’aeroporto, più degne di un racconto folkloristico che di una moderna metropoli europea.
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