Un vero successo la prima nazionale per “Il Vangelo secondo Ciretta”, film di Caroline von der Tann prodotto dalla casa partenopea Parallelo 41 insieme a Lucky Bird Pictures. Ieri sera l’opera è stata presentata, per la prima volta in Italia, al Cinema Lumière di Bologna in competizione al Biografilm 2024. Sul grande schermo della kermesse emiliana la complessità di Napoli attraverso la storia di un personaggio che riesce a trasformare tutto in spettacolo tra devozione e doti canore.
Una serata di emozioni
Il documentario, realizzato con il contributo di Regione Campania e Film Commission Regione Campania, ha emozionato una platea vibrante di risate e commozione e che ha applaudito per diversi minuti sui titoli di coda. Dopo il film ha avuto luogo un dibattito che ha visto insieme il protagonista, Ciro Granada, la regista e la produttrice, e che è culminato con una emozionante performance di Ciro. Nella sala bolognese erano presenti anche Pina e Angelo, rispettivamente Perzechella e Capitano, coppia di animatori sociali e culturali impegnati nel recupero di uno spazio culturale a vico Pazzariello, attraverso la raccolta fondi di Fondazione Etisos.
La gentrificazione raccontata attraverso Ciretta
Quella de “Il Vangelo secondo Ciretta” è una Napoli che fa i conti con il turismo di massa. Ma è soprattutto la Napoli di Ciretta, vero e proprio performer. È un 25enne che vive in un teatro, temporaneamente chiuso, ospitato da Perzechella, incastrato tra i vicoletti a pochi passi dall’Università, che viene venduto per essere trasformato in B&B. Ciretta, personaggio che sfugge a ogni definizione, si preoccupa del suo destino ma soprattutto di quello della Madonna Addolorata verso cui ha una fede sconfinata. Per la Madonna raccoglie fondi vendendo accendini e cantando e recitando per le strade del centro, stregando residenti e turisti con la sua particolare voce.
Un personaggio profondamente complesso
Ciretta è completamente avvolto dalla religiosità verso l’Addolorata, ma la sua devozione assume tratti complessi. Vive nel contemporaneo ma è profondamente intrisa di passato e radici, salde di legami con la tradizione ma poi sempre rinnovate. Il suo mondo reale, sullo sfondo di una Napoli a volte solidale e a volte amara, induce non solo a guardare ma interroga gli spettatori e li fa riflettere. Il film diventa cinema – grazie al lavoro di montaggio fatto dalla regista insieme a Simona Infante – dalle numerose ore di girato che danno corpo all’opera.
Un futuro promettente
Il film, che ha appena iniziato il suo percorso con uno slancio vitale, si prepara ad altre tappe nazionali e internazionali dopo Salonicco, Cracovia e l’anteprima a Bologna. “Il Vangelo secondo Ciretta” continuerà a raccontare le contraddizioni e la complessità della Napoli di ieri e di oggi incarnate da Ciretta e dal suo mondo.
Articolo pubblicato il giorno 11 Giugno 2024 - 18:37