Un affascinante sacrario con pareti blu è stato scoperto a Pompei, nell’area centrale della città antica. La scoperta, avvenuta durante gli scavi nell’Insula 10 della Regio IX, offre un nuovo spaccato sulla vita quotidiana e le credenze religiose degli antichi pompeiani.
Il sacrario, che misura circa 8 metri quadrati, presenta pareti dipinte di un blu intenso, colore raramente utilizzato negli affreschi pompeiani e solitamente riservato ad ambienti di particolare pregio decorativo.
Su questo sfondo blu spiccano figure femminili che rappresentano le quattro stagioni, le Hore, e allegorie dell’agricoltura e della pastorizia.
Simboli e rituali
La presenza di questi simboli indica che il sacrario era probabilmente dedicato a divinità legate alla natura e alla fertilità. Al suo interno sono stati rinvenuti anche oggetti di uso quotidiano, come anfore da trasporto, brocche, lucerne e frammenti di intonaco con gusci d’ostrica tritati, usati come materiale edilizio.
Il sacrario fa parte di un complesso residenziale più ampio, che include un quartiere termale ancora in fase di scavo e un grande salone affrescato con scala di accesso al primo piano. Questi ritrovamenti testimoniano l’evoluzione di questo quartiere nel corso del tempo e la ricchezza della vita a Pompei prima della tragica eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.
Un progetto di valorizzazione
Lo scavo del sacrario e dell’intero quartiere rientra in un più ampio progetto di messa in sicurezza e valorizzazione del patrimonio archeologico di Pompei. L’obiettivo è quello di rendere fruibile al pubblico questo sito straordinario e di garantire la sua conservazione per le generazioni future.sto patrimonio pompeiano (più di 13mila ambienti in 1070 unità abitative, oltre agli spazi pubblici e sacri) più efficace e sostenibile.
Articolo pubblicato il giorno 3 Giugno 2024 - 11:04