La criminalità in provincia di Salerno: un quadro preoccupante secondo la relazione semestrale della Dia che fa emergere una eterogeneità territoriale e influenze malavitose in modo particolare delle cosche della ‘ndrangheta sul porto.
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La provincia di Salerno, secondo la Direzione Investigativa Antimafia (DIA), presenta un panorama criminale complesso e variegato, influenzato dalla sua eterogeneità geografica e dalle diverse realtà socio-economiche.
La contiguità con le aree già compromesse dalla criminalità organizzata di Napoli, Caserta e Calabria favorisce l’influenza dei clan mafiosi di queste zone, con cui i gruppi salernitani stringono spesso accordi per attività illecite.
Nel capoluogo, l’attenzione si concentra sul traffico e lo spaccio di stupefacenti, oltre che su estorsioni e usura. I consistenti sequestri di droga nel porto commerciale testimoniano l’interesse delle organizzazioni criminali per questo snodo logistico strategico, con collegamenti efficienti verso l’entroterra.
Nella Piana del Sele, a vocazione agricola, si registrano fenomeni di favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina, prostituzione e sfruttamento lavorativo, spesso ad opera di cittadini stranieri.
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