Cronaca di Napoli

Camorra, il pentito Rosario Rolletta: “Ecco come funzionava il sistema delle estorsioni”

Condivid

“Il ‘Sistema’ funzionava così: quanto al settore delle estorsioni, i proventi di tale attività illecita confluivano in una cassa comune gestita, prima, da Francesco Audino o’cinese e successivamente, dopo il suo arresto, da Giuseppe De Luca Bossa coadiuvato da Mimì a puttana (Domenico Amitrano detto anche Mimmo o’ pop ndr) e da Umberto De Luca Bossa.

Fino a quando i De Martino hanno fatto parte del cartello camorristico, i soldi delle estorsioni finivano tutti nella cassa comune da cui poi si prelevavano per l’acquisto di stupefacenti, armi e per gli stipendi agli affiliati, il pagamento degli avvocati ed il mantenimento dei detenuti”.

A parlare è il pentito di camorra Rosario Rolletta detto friariello, per un periodo uomo del vertice del clan De Micco di Ponticelli che ha raccontato il funzionamento del sistema delle estorsioni.

“Prima del suo arresto, Francesco Audino si occupava anche della distribuzione degli stipendi. Ciascun gruppo del cartello camorristico e, dunque, anche il gruppo De Martino, si occupava di estorsioni ad imprenditori, nonché a soggetti che sul territorio svolgevano attività illecita come, ad esempio, i ladri di motorini, auto, biciclette, nonché alle bancarelle di merce contraffatta, ai contrabbandieri di sigarette, ai mercatini rionali di merce e perfino ai soggetti che facevano truffe assicurative e cambi di assegni”, ha raccontato ancora Rolletta.

 Tutti pagavano il pizzo: dai ladri di moto e auto ai gestori delle bancarelle

“…Ho contattato le vittime tramite Pasquale Micco e ho chiesto loro 1500euro per i lavori che stavano eseguendo che dovevano pagare al clan De Martino. De Micco mi disse che costoro a seguito della mia richiesta si erano rivolti al Cinese, Audino Francesco, in quanto poiché avevano già pagato la tangente a lui volevano sapere a che titolo dovevano pagare anche me.

Il cinese rispose loro che andava bene così e che dovevano farmi un regalo perché ero detenuto; alla fine mi hanno pagato 1000euro consegnatemi tramite De Micco Pasquale”.

 

(da sinistra nella foto il pentito Rosario Rolletta, Francesco Audino, Umberto De Luca Bossa, Giuseppe De Luca Bossa e Domenico Amitrano)

(le foto di Rosario Rolletta e Umberto De Luca Bossa sono tratte da napolitan.it)


Articolo pubblicato il giorno 3 Giugno 2024 - 22:43

Rosaria Federico

Pubblicato da
Rosaria Federico

Ultime Notizie

Napoli, l’ex mercato di Sant’Anna rinasce: street food, arte e teatro nei Quartieri Spagnoli

L'imprenditore Luca Iannuzzi ha annunciato il progetto di riqualificazione dell'ex mercato di Sant'Anna di Palazzo,… Leggi tutto

10 Marzo 2025 - 16:28

Rrahmani: “Servono tranquillità, qualità e fiducia in queste ultime partite”

Dopo un periodo complicato, il Napoli torna alla vittoria e Amir Rrahmani esprime tutta la… Leggi tutto

10 Marzo 2025 - 16:20

Napoli, sei interdittive antimafia a Giugliano: stop a ditte sospette

Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha emesso nei giorni scorsi sei interdittive antimafia… Leggi tutto

10 Marzo 2025 - 16:13

Napoli, morta dopo 12 giorni l’anziana investita sulle strisce in via Medina

Napoli – Non ce l'ha fatta l'82enne investita lo scorso 26 febbraio mentre attraversava sulle… Leggi tutto

10 Marzo 2025 - 16:06

Colosimo (Antimafia): “Fiction e social, rischio emulazione criminale tra i giovani”

Napoli - "Il rischio che i giovani emulino i comportamenti dei boss criminali visti in… Leggi tutto

10 Marzo 2025 - 15:58