“A Casal di Principe, in questi dieci anni, abbiamo fatto la storia”. Con queste parole, il sindaco Renato Natale ha tirato le somme del suo secondo e ultimo mandato, segnando il termine di un decennio di radicali trasformazioni per la città. Un periodo che ha rappresentato una vera e propria rinascita dopo il lungo dominio camorristico, una rinascita certificata dalla visita del Capo dello Stato Sergio Mattarella il 21 marzo 2023 e dalla riqualificazione di 23 beni confiscati alla camorra, ora destinati a usi pubblici e sociali.
Natale ha sottolineato come questi risultati siano stati raggiunti senza leggi o fondi speciali e senza particolari interventi governativi, evidenziando l’importanza della partecipazione democratica e della società civile. Durante il suo mandato, il comune ha trasformato questi beni in una scuola dell’infanzia, una nuova sede per i Vigili Urbani, un deposito per i mezzi comunali e un’isola ecologica.
Il sindaco ha ricordato che nel giugno 2014, quando è entrato in carica, ha promesso di restituire dignità e trasparenza alla città. “Oggi i Casalesi non sono più associati al clan camorristico, ma sono riconosciuti come cittadini di Casal di Principe,” ha affermato Natale. Il contesto era già migliorato nel 2014 grazie ai numerosi arresti di boss e affiliati camorristici da parte delle forze dell’ordine.
Tuttavia, nulla era paragonabile alla situazione del 1994, quando Natale divenne sindaco per la prima volta, affrontando direttamente la violenza della camorra. Durante quel periodo, Don Peppe Diana fu ucciso, e Natale subì intimidazioni, tra cui il ritrovamento di letame davanti alla sua casa, prima di essere sfiduciato dal Consiglio comunale.
Nel corso dei suoi mandati, Natale ha contribuito a fare di Casal di Principe una città “normale”. Per la prima volta in oltre un secolo, un’amministrazione è durata per tutto il suo mandato senza scioglimenti per infiltrazioni mafiose. Tra i successi, ha portato la rete idrica e la pubblica illuminazione in tutto il territorio, aumentando i punti luce pubblici da 40% a una copertura totale e installando 4.000 contatori per l’acqua.
La raccolta differenziata è passata dall’8% del 2014 al 53-54% odierno, e la città è uscita dal dissesto finanziario. L’adeguamento del settore dei tributi ha permesso di combattere l’evasione fiscale, che rimane comunque un problema significativo. Grazie ai fondi del PNRR, Casal di Principe vedrà ulteriori miglioramenti, come la riqualificazione di interi quartieri e la realizzazione di un centro per giovani e anziani.
Tuttavia, restano sfide importanti, tra cui il ridotto numero di vigili urbani e la questione delle case abusive da abbattere, problema per cui Natale spera in una soluzione politica. Nonostante le divisioni politiche che hanno frammentato la sua maggioranza, Natale non ha intenzione di ritirarsi completamente dalla scena politica.
Spera che i partiti tornino a fare politica a Casal di Principe e si dice pronto a continuare a contribuire alla crescita del territorio. “È arrivato il momento che i partiti tornino a fare politica a Casal di Principe, con le loro strutture che possano servire come scuola anche ai giovani. E credo di poter ancora dare qualcosa a questo territorio,” ha concluso Natale.
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