Napoli. L’ultima sua story su instagram è stata postata pochi minuti prima della tragedia.
Cristina Frazzica, la 31enne morta ieri mentre era in kayak con un amico e travolta e uccisa da una barca pirata mostra la foto di Villa Volpicelli, set della soap di Rai 3, “Un posto al Sole”. Era quello che vedeva dal mare pagaiando nello splendido mare del Golfo di Napoli a poca distanza da Villa Rosebery, la residenza napoletana dei presidenti della Repubblica.
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E con in sottofondo la sigla della famosa soap di Rai 3. Cristina però non immaginava che la sua giovane vita sarebbe stata spezzata, a soli 31 anni, di lì a pochi minuti da un folle che guidava una barca a tutta velocità.
Cristina era sul kayak con il suo compagno, Vincenzo Carmine Leone, 33 anni, avvocato napoletano quando è piombato sulla piccola imbarcazione un motoscafo cabinato di medie dimensioni che lo ha travolto per poi fuggire a tutta velocità, senza neppure fermarsi per i soccorsi.
E per questo che la Capitaneria di Porto di Napoli, impegnata nelle indagini coordinate dalla Procura partenopea volte a far luce sulla dinamica dell’accaduto, lancia un appello rivolto a “eventuali testimoni” perché possano fornire elementi utili alle indagini per far luce sull’incidente.
L’appello degli investigatori agli eventuali testimoni
Anche perché l’incidente è avvenuto di domenica pomeriggio giorno della settimana e un orario nei quali quel tratto di mare è abbastanza frequentato da diportisti, bagnanti e appassionati di kayak e canoa.
Circostanza che lascia immaginare che ci possa essere stato qualcuno che, anche a distanza, possa aver visto o intravisto momenti dell’incidente e possa aiutare gli investigatori a chiarire quanto accaduto.
L’invito quindi è a contattare la Guardia Costiera in caso di informazioni utili a individuare l’unità da diporto che avrebbe impattato contro il kayak, causando la morte della 31enne.
Cristina Frazzica aveva vissuto a Voghera e si era trasferita a Napoli lo scorso Novembre. Era nata a Taurianova, in Calabria, aveva studiato a Pavia, poi si era laureata in Biotecnologie del Farmaco a Milano, frequentava la PharmaTech Academy della Federico II a Scampia. Sportiva, amante del trekking, appassionata di cielo e mare e dei viaggi. La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo che ipotizza i reati di omicidio colposo e omissione di soccorso.
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Articolo pubblicato il giorno 10 Giugno 2024 - 16:06