Napoli. Restano in carcere il ras della zona Mercato di napoli, Roberto Murano, detto palli palli e uscito dal carcere nei mesi scorsi dopo 15 anni, legato al clan Contini e in particolare al boss Nicola Rullo o’ nfamone, e il nipote Davide Buonocore, autori delle minacce all’ex ragazza di Buonocore che aveva deciso di interrompere la loro relazione amorosa.
I due sono finti in carcere due giorni fa grazie alla coraggiosa denuncia della ragazza. Agli arresti domiciliari invece si trovano Anna Murano, figlia del ras, la moglie Stefania Palumbo e le sorelle Carmela e Annamaria Palumbo.
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Per anni la ragazza di Napoli ha vissuto un incubo: l’ex fidanzato, con la complicità della sua famiglia legata al clan Contini, l’ha perseguitata con atti persecutori, minacce e violenze.
Tutto è iniziato quando la ragazza, all’epoca 13enne, ha avuto una relazione con il giovane. Lui, finita la storia, non ha accettato la sua decisione e l’ha perseguitata con ogni mezzo: telefonate continue, messaggi minatori, appostamenti sotto casa, persino videochiamate imposte quando lui era in carcere per una “stesa”.
Le vessazioni non si sono limitate al ragazzo. La famiglia di lui, in particolare lo zio legato al clan Contini, ha minacciato e intimidito la ragazza e i suoi familiari, costringendoli a vivere nel terrore. Lo zio, Roberto Murano, detto “Palli Palli”, non ha esitato a minacciare di morte il fratello della ragazza se lei avesse continuato a chiamare le forze dell’ordine.
Solo grazie all’intervento della Polizia e alla denuncia del fratello della vittima, l’incubo è finalmente finito. A tutti gli indagati vengono contestati atti persecutori aggravati dal metodo mafioso.Secondo il giudice, il giovane ha agito con la tipica “modalità camorra”, approfittando del potere criminale suo e della sua famiglia per terrorizzare la ragazza e la sua famiglia. L’apice dell’intimidazione è stato raggiunto con una scorribanda di scooter davanti all’abitazione della ragazza, avvenuta la notte tra il 7 e l’8 maggio scorsi.
I due arrestati ieri sono stati ascoltati dal gip nell’interrogatorio di garanzia. Si sono difesi respingendo le accuse e tra l’altro., come riporta Il Roma, Buonocore ha dichiarato di non aver avuto più alcun tipo di contatto con la vittima da circa due anni.
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(nella foto il ras Roberto Murano e il nipote Davide Buonocore)
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