Napoli. Il nipote del ras di camorra del clan Contini non accettava la fine della relazione con la ragazza alla quale l’aveva costretta al fidanzamento e aveva minacciato di morte lei e il fratello.
Ma lei senza avere paura e pur sapendo con chi aveva a che fare si è presentata in Questura e ha denunciato tutti: ex fidanzato compreso che tra l’altra pur essendo agli arresto domiciliari per un altro reato era andata sotto casa con la zia a minacciarla.
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La ragazza ha raccontato di aver subito reiteratamente minacce, molestie e aggressioni da parte degli indagati.
Le accuse
Secondo l’accusa, gli indagati, stretti congiunti tra loro, avrebbero agito con l’obiettivo di costringere la donna a mantenere una relazione sentimentale con Davide Buonocore, uno degli arrestati. La giovane, inizialmente minorenne, era stata indotta ad iniziare la relazione con Buonocore e, in seguito alla sua decisione di interrompere il rapporto, sarebbe stata sottoposta a continue pressioni e minacce.
Le minacce di Buonocore
In particolare, Buonocore, nonostante si trovasse ai domiciliari per un’altra vicenda, si sarebbe recato a casa della fidanzata minacciandola di morte: “Se esci sei morta”
Le condotte degli indagati sono state ritenute aggravate dal metodo mafioso, in considerazione delle modalità esecutive e della contiguità di alcuni di loro con il clan Contini.
Gli arrestati
In stato di arresto sono finiti Roberto Murano, storico ras della zona Mercato e braccio destro del boss Nicola Rullo, esponente di spicco del clan Contini, la moglie Stefania Palumbo e la figlia Anna Murano, il nipote di Murano Davide Buonocore, e le sorelle di Stefania, Carmela e Annamaria Palumbo. Alle quattro donne, incensurate, sono stati concessi i domiciliari dal gip. Custodia cautelare in carcere invece per zio e nipote, già noti alle forze dell’ordine.
Articolo pubblicato il giorno 7 Giugno 2024 - 07:12