Napoli. Chi combatte contro il tumore non deve affrontare solo il dolore fisico e psicologico.
Spesso deve fare i conti anche con difficoltà pratiche, come recarsi ogni settimana in ospedale per la disinfezione del PICC, il catetere utilizzato per la somministrazione dei farmaci chemioterapici.
Queste difficoltà riguardano non solo il paziente, ma anche i suoi familiari, soprattutto quando il malato è anziano o debilitato. Inoltre, per accompagnare il paziente o seguire determinate cure in ospedale, i familiari spesso sono costretti a rinunciare a giornate di lavoro.
Se la terapia dura poco, il problema è gestibile, ma se si protrae per mesi, diventa un peso per tutta la famiglia.
L’Istituto dei tumori ‘Pascale‘ di Napoli ha ideato il progetto HVAS (acronimo di Home Vascular Access System) per alleviare almeno queste difficoltà. Si tratta di un’iniziativa innovativa e, al momento, unica in Italia e in Europa, che garantisce ai caregiver e ai pazienti una migliore qualità di vita.
Il progetto permette di risparmiare risorse e giornate di lavoro che, altrimenti, i familiari e i pazienti sarebbero costretti a sacrificare per accompagnare o seguire determinate cure in ospedale.
I beneficiari del progetto sono i pazienti portatori di PICC, dispositivi che vengono impiantati e rimangono in sede per lunghi periodi di tempo, garantendo la possibilità di somministrare le terapie adeguate.
Tuttavia, per garantire il corretto funzionamento di questi dispositivi e prevenire infezioni, è necessario effettuarne una manutenzione settimanale.
Normalmente questa attività viene eseguita in ospedale, ma grazie al progetto HVAS, i caregiver possono essere opportunamente formati con un corso e poi seguiti in tutte le attività tramite un cellulare, permettendo loro di effettuare la manutenzione a domicilio del paziente.
Questo riduce notevolmente il contatto dei pazienti con l’ospedale e minimizza il rischio di contrarre infezioni ospedaliere.
Il progetto HVAS in sintesi:
Obiettivo: ridurre le attese in ospedale per i pazienti portatori di PICC e migliorare la qualità di vita di pazienti e caregiver.
Come funziona: i caregiver vengono formati per effettuare la manutenzione del PICC a domicilio del paziente tramite un cellulare.
Vantaggi:
Riduzione del contatto dei pazienti con l’ospedale e del rischio di infezioni ospedaliere.
Risparmio di risorse e giornate di lavoro per i familiari.
Miglioramento della qualità di vita di pazienti e caregiver.
Il progetto HVAS è un’iniziativa innovativa che rappresenta un esempio concreto di come la telemedicina può migliorare l’assistenza sanitaria e la qualità della vita dei pazienti.
Articolo pubblicato il giorno 19 Giugno 2024 - 15:08