Napoli.Brutale aggressione l’altra sera a un 15enne da parte di un gruppo di ragazzi dei Quartieri Spagnoli.
Il ragazzino mentre si trovava in compagnia della sorella e di un’amica, è stato avvicinato da un ragazzo del gruppo che, senza alcun motivo, gli ha sferrato un forte schiaffo al labbro, provocandogli una copiosa emorragia.L’aggressore, vantandosi di provenire dai Quartieri Spagnoli, ha poi chiesto al ragazzo informazioni sulla sua zona di residenza.
L’episodio, purtroppo, non rappresenta un caso isolato.Da anni, infatti, la Galleria, soprattutto al calar del sole, si trasforma in territorio di conquista per baby gang che seminano terrore tra passanti e turisti.
“Erano armati di mazze e teaser e hanno mandato mio figlio a casa pieno di sangue”
“I nostri ragazzi sono stati aggrediti da 4 soggetti in Galleria Umberto armati di mazze e teaser e hanno mandato mio figlio a casa pieno di sangue in faccia e lividi alla schiena e alla testa.
Si sono fermati solo perché mia figlia ha avuto una crisi di pianto e urla” è la denuncia del padre del ragazzo che in un video inviato all’onorevole Francesco Emilio Borrelli e al giornalista Pino Grazioli per denunciare la situazione e richiedere un intervento deciso.I genitori della vittima, indignati e preoccupati, hanno sporto denuncia ai Carabinieri
“Da anni denunciamo come al calar del sole la galleria venga presa d’assalto da violenti, balordi, delinquenti e baby-gang eppure, a parte misure temporanee e approssimative, poco si è fatto per ripristinare la sicurezza.
Così i giovani criminali ne hanno libero accesso e possono muoversi agilmente agendo impunemente.Nemmeno l’accoltellamento del 17enne, avvenuto lo scorso novembre, ha fatto alzare la guardia”.
Borrelli, da tempo impegnato nel contrasto alla criminalità giovanile, ha sollecitato l’adozione di misure straordinarie di controllo, tra cui:
L’aggressione del 15enne rappresenta un monito preoccupante e un grido d’allarme per la sicurezza di tutti coloro che frequentano la Galleria Umberto I. Nelle ultime settimane le cronache di Napoli sono piene di episodi come questi.
Le autorità competenti sono chiamate ad agire con fermezza per ripristinare il decoro e la legalità in uno dei luoghi simbolo di Napoli, restituendolo ai cittadini e ai turisti nella sua bellezza e fruibilità.Oltre alle misure repressive, è necessario un impegno sinergico che coinvolga le istituzioni, le forze dell’ordine, le famiglie e le scuole per creare un clima di legalità e di educazione al rispetto reciproco, soprattutto tra i più giovani.
Solo con un’azione congiunta e determinata sarà possibile estirpare il fenomeno delle baby gang e restituire alla Galleria Umberto I il suo ruolo di attrattiva culturale e sociale.
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