Napoli. Questa mattina la Polizia Locale di Napoli, su delega della Procura della Repubblica, ha avviato un’operazione di controllo su tutti i chioschi presenti sul lungomare, da Largo Sermoneta a Piazza Vittoria. L’obiettivo è quello di ripristinare la legalità e la sicurezza in un’area particolarmente apprezzata dai cittadini e dai turisti.
Sono stati controllati 19 chioschi in totale. Al termine dei primi accertamenti, 4 di essi sono stati sottoposti a sequestro per le seguenti violazioni: scarichi abusivi a mare e opere edilizie abusive.
Ma anche carenza delle regolari autorizzazioni al commercio fisso, con autorizzazione unicamente al commercio itinerante.
L’operazione è stata condotta dalla Polizia Locale in collaborazione con la Polizia di Stato e proseguirà nei prossimi giorni lungo tutto il Lungomare.
Le parole dell’assessore De Iesu
“Questa attività ha lo scopo di rispristinare condizioni di piena legalità sul lungomare”, ha dichiarato l’assessore alla Legalità e Polizia Locale Antonio De Iesu. “La Polizia Municipale, su delega della Procura, è impegnata a svolgere l’operazione in sinergia con la Polizia di Stato, in un’area della città che vanta una bellezza particolare ed è soggetta a stringenti vincoli paesaggistici”.
L’operazione di controllo dei chioschi sul Lungomare di Napoli rappresenta un segnale forte dell’impegno delle istituzioni per contrastare l’abusivismo, tutelare la legalità e il decoro urbano, e garantire la fruizione sicura e piacevole di un’area molto amata dai cittadini e dai visitatori.
“E’ da tempo che chiedevamo un’operazione frontale – dice l’onorevole Francesco Emilio Borrelli- visto che la zona è palesemente fuori controllo. Ne ho parlato recentemente anche con il Prefetto e l’Assessore De Iesu. Alcuni chalet oramai si sono impossessati completamente di ogni spazio che sia marciapiede o manto stradale.
Altri sono punti di aggregazione per delinquenti e rampolli di camorristi. Altri ancora hanno commesso abusi allacciandosi abusivamente all’acqua, alla luce e sversano liquami illegalmente in mare. Mergellina va normalizzata. Non può essere una zona franca dove ogni tipo di farabutto o criminale possa fare quello che gli pare.
Lo dobbiamo alla città, alle persone oneste e perbene che ogni giorno subiscono ogni tipo di angheria e prepotenza e alla memoria delle vittime a partire dallo stesso Francesco Pio”.
Articolo pubblicato il giorno 13 Giugno 2024 - 15:43