“Tutto questo garantismo ideologico ha permesso all’assassino di mio figlio di essere libero nonostante un precedente tentato omicidio e, quella sera, di sparare contro Giogiò e di ucciderlo.
Da dieci mesi attendo una telefonata da parte del Garante per i detenuti Samuele Ciambriello, invece continua a portare avanti una narrazione sbagliata dalla parte di Caino.”
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E’ un attacco duro quello di Daniela Di Maggio, madre di Giovanbattista Cutolo, il musicista e compositore ucciso a Napoli lo scorso 31 agosto nei confronti del Garanti dei detenuti della Campania.
Per l’omicidio, un 17enne è stato condannato in primo grado a vent’anni di reclusione. Daniela Di Maggio e Samuele Ciambriello erano presenti questa mattina al convegno dal tema “Ragazzi che sparano – viaggio nella devianza grave minorile” che si è tenuto presso il chiostro di Santa Sofia a Benevento, nell’ambito del quale è stato consegnato il premio Bacalov alla memoria del giovane musicista e compositore ucciso la scorsa estate a Napoli, nell’ambito della rassegna su Troisi “Il mio amico Massimo”.
In questa sede, la madre di Giogiò si è rivolta ai presenti, attaccando Ciambriello: “Non mi ha neanche salutata e mi deve delle scuse. Invece, un avvocato sosteneva che non è d’accordo sull’inasprimento delle pene per i minorenni, che vanno rieducati e devono avere una seconda opportunità.
Io ho voluto precisare che quelle sono solo sciocchezze e che mi sto battendo per cambiare una legge vecchia di trent’anni.”
Secondo Daniela Di Maggio “c’è poca empatia verso una mamma che ha perso suo figlio. Nessuno pensa più alle vittime e ai familiari. Giogiò non ritorna, ma con questa narrazione eccessivamente garantista non si tutelano neanche i figli degli altri. Io capisco che in molti mandano i figli a studiare all’estero, mentre un ragazzo perbene come Giogiò è stato ucciso a casa sua, a Napoli.
Ed è proprio questo garantismo ideologico,” ha concluso mamma Daniela, “che ha rovinato l’Italia ed ha ucciso Giogiò. Il suo assassino era libero, nonostante avesse già commesso un tentato omicidio.”
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