Napoli. Caccia al latitante della banda del filo inverso: gli esperti rapinatori che tra ottobre 2022 e agosto 2023 ha messo a segno nuerosi colpi per un bottino complessivo di 130mila euro.
Punti Chiave Articolo
La tecnica dei malviventi era ben collaudata e si svolgeva in tre fasi:
Osservazione: venivano individuate le vittime, solitamente imprenditori, commercianti o agenti di commercio.
Pedinamento: un membro della banda, il “filatore”, seguiva la vittima per studiarne le abitudini e capire quando effettuava i versamenti di denaro contante.
Aggressione: la vittima veniva aggredita all’improvviso, con l’uso di armi da fuoco, poco prima di depositare il denaro in banca.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, coordinati dalla Procura di Aversa, hanno sgominato due pericolose bande specializzate in rapine con la tecnica del “filo inverso”.
Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere e rapina aggravata dall’uso di armi.
Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati numerosi oggetti utilizzati dalla banda, tra cui:
Le forze dell’ordine stanno continuando le indagini per identificare eventuali complici e ricostruire il quadro completo delle attività della banda
Infine, è stato possibile raccogliere gravi indizi di reato a carico di ulteriori due soggetti per la commissione di una rapina con la tecnica del “filo inverso”, avvenuta il il 6 ottobre ad Arzano ai danni del gestore di una tabaccheria per un profitto complessivo di 20.000,00 euro.
Ma anche di tre tentativi di rapina commessi, con analoghe modalità, tra febbraio e marzo 2023 nel comune di Pozzuoli.
(nella foto uno dei colpi della banda e nei riquadri Federico Minieri, Sandro Petito)