Napoli. Ha affermato di non essersi accorto di nulla e che nessuno a bordo della barca ha sentito o visto qualcosa.
Per questo motivo, dopo l’impatto con il kayak nelle acque antistanti Posillipo, ha continuato a navigare dritto con il suo scafo. Tuttavia, e questo รจ il punto centrale dell’inchiesta, sarebbe poi tornato indietro per soccorrere il superstite.
Perchรฉ? Chi lo ha avvisato? Ha forse visto qualcosa? Questi sono i punti ancora da chiarire nell’inchiesta che ha coinvolto ieri un avvocato napoletano, Guido Furgiuele, figlio di Alfonso, noto penalista, e proprietario dell’imbarcazione, un Vega di 18 metri.
Guido Furgiuele รจ indagato per omicidio e omissione di soccorso. Ieri รจ stato interrogato dai pm che si occupano della morte di Cristina Frazzica, la ragazza originaria di Taurianova in Calabria ma da anni residente a Voghera che si trovava a Napoli per un tirocinio.
L’imbarcazione di Furgiuele รจ sotto sequestro e gli investigatori, insieme a un perito, stanno ricostruendo attraverso i segni lasciati dall’impatto la dinamica precisa dell’accaduto.
Il giovane avvocato ieri pomeriggio nel giro di poche ore รจ passato dal ruolo di soccorritore a principale sospettato, da aiuto provvidenziale a indagato.
Guido Furgiuele ha spiegato che nessuno di quelli che erano sulla barca (erano in sei) si รจ accorto dell’incidente. Saranno interrogati tutti. Mentre gli uomini della Capitaneria di Porto stanno continuano le verifiche sugli altri due natanti simili e che sono stati sequestrati nella giornata di ieri.
Ci sono molto punti da chiarire come la distanza dalla costa da parte del kayak con a bordo Cristina Frazzica e il giovane avvocato Vincenzo Leone. Ma questo non puรฒ essere una colpa per chi esce in mare per una passeggiata e godersi il golfo ed essere travolto da chi guida imbarcazioni in modo disattento.
Articolo pubblicato il giorno 12 Giugno 2024 - 08:35