Napoli. Tra i numerosi episodi di violenza che hanno scosso la zona nord di Napoli, un tempo sotto il controllo del clan Lo Russo di Miano negli ultimi anni, spicca un’aggressione ai danni di alcuni dipendenti dell’ospedale Monaldi.
Il che dimostra la ferocia dei reduci del Clan Lo Russo, oggetto di una vasta operazione anticamorra che ha portato all’arresto di 19 persone, tra cui esponenti di spicco del gruppo criminale.
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Le indagini, condotte dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri, hanno fatto luce su una serie di reati gravissimi, tra cui:
L’aggressione del 29 marzo 2021 ai danni di alcuni dipendenti dell’Ospedale Monaldi. Una vera e propria “irruzione militare” nella struttura sanitaria, attuata per favorire la compravendita di posti di lavoro a persone vicine al clan.
L’omicidio di Salvatore Milano, storico esponente del Clan Lo Russo, avvenuto il 22 aprile 2021.
L’omicidio di Antonio Avolio, il 24 giugno 2021.
Il ferimento di Salvatore Di Caprio, il 10 giugno 2021.
L’estorsione al titolare di un bar nel quartiere Miano, nell’agosto 2021.
Le stese del 10, 16 e 17 giugno e dell’8 e 9 luglio 2021.
Le attività investigative hanno permesso di sequestrare un vero e proprio arsenale, composto da armi comuni e da guerra, riconducibile al clan. Grazie all’analisi balistica effettuata dal Gabinetto di Polizia Scientifica di Napoli, è stata accertata la corrispondenza tra le armi sequestrate e i bossoli rinvenuti sui luoghi delle stese.
I 19 arresti, eseguiti congiuntamente dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri, rappresentano un duro colpo al Clan Lo Russo e un segnale forte nella lotta alla camorra. L’operazione, che ha ricevuto il plauso di esponenti di Governo e di opposizione, dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la criminalità organizzata e nel tutelare la sicurezza dei cittadini.
Oltre ai gravi reati contestati, emerge con drammaticità la ferocia con cui il Clan Lo Russo ha agito, seminando terrore e violenza nella comunità. L’aggressione all’Ospedale Monaldi, in particolare, rappresenta un atto di inaudita gravità che ha colpito un luogo simbolo della cura e della salute.
Le stese, sparatorie dimostrative effettuate per riaffermare il potere del clan, hanno terrorizzato la popolazione, creando un clima di paura e insicurezza.
L’operazione anticamorra di oggi rappresenta un passo importante nella lotta alla criminalità organizzata, ma è necessario un impegno costante da parte di tutte le istituzioni e della cittadinanza per estirpare il cancro della camorra dal tessuto sociale.
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